«Non condivido le tesi belliciste di Oriana Fallaci, perchè portano allo scontro frontale. Il fondamentalismo islamico si combatte con le armi della politica e del dialogo, senza assumere posizioni drastiche. I kamikaze in Palestina o i ceceni nel teatro di Mosca sono un fallimento». Lo ha detto Pino Buongiorno, vicedirettore di «Panorama», inviato nelle zone calde del mondo (ha vissuto da vicino la Guerra del golfo, ed è stato corrispondente dal Pakistan), che ieri ha parlato agli studenti di Salò, nell’auditorium del «Battisti». Alla presenza del sindaco (Giampiero Cipani), dell’assessore alla Pubblica istruzione (Gabriele Cominotti), dei presidenti della Associazione arma aeronautica (Costante Belletti), dei Combattenti (Umberto Schiff) e del «Nastro azzurro» (Annamaria De Paoli), Buongiorno ha tratteggiato la situazione attuale, parlando di Bush («l’ho conosciuto quand’era governatore del Texas, è un tipo molto fragile, che ha dei risvegli quando avvengono cose straordinarie, come l’attentato alle due torri dell’11 settembre 2001»), di Bin Laden («il pericolo numero 1: è riuscito a portare sotto il suo ombrello tutti i movimenti estremi mussulmani; adesso ha bisogno di trovare un nuovo territorio, e ci sta provando in Indonesia, nelle Filippine e in Arabia Saudita»), di Saddam Hussein («alle Nazioni Unite si sta discutendo sulla prossima risoluzione: probabile vengano decise ispezioni senza condizioni, limitazioni o preavviso»). A giudizio di Buongiorno, «ci attendono mesi e anni molto difficili».
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Pino Buongiorno commenta i principali fatti di attualità davanti ad un assemblea di studenti