A Desenzano, nella contrada Capolaterra, gli 80 volontari della parrocchia di San Giuseppe lavoratore, capitanati da Flavio Falappi, stanno allestendo la tradizionale Festa dell’anatra che si svolgerà da venerdì 5 a domenica 7 settembre, in occasione di San Giovanni Decollato. La contrada si trova nella fascia urbana compresa tra il viadotto ferroviario e piazza Malvezzi, vicino al lago e al Duomo. A Capolaterra c’è un’altra piazza (Garibaldi). La Festa dell’anatra trae origine da un fatto accaduto nel 1800. Era usanza che i mezzadri delle campagne offrissero ai loro padroni – per mantenere buoni i rapporti e sanare piccoli dissapori – contributi in natura. Un giorno un contadino di Vaccarolo, che stava portando la più bella anatra al padrone, decise di ribellarsi. Le tagliò le zampe e le legò alla maniglia del portone padronale, riportandola a casa. L’atto restò impunito e l’anno dopo su tutti i portoni padronali comparvero zampe d’anatre. A metà dell’800 in piazza Garibaldi si teneva un mercato di bestiame. Tra i platani e i pali che delimitavano la piazza (allora non c’era la fontana) con le corde si creavano recinti per il bestiame.
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Capolaterra si prepara alla Festa dell’anatra
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