Lo chef Carlo Bresciani, dell’Antica Cascina San Zago di Salò (con il suo staff, segue pure l’Osteria 1735 del ristorante di Villa Fenaroli a Rezzato, inaugurata un paio di mesi fa), è entrato nel gruppo dei principi della cucina. Allo Sporting di Montecarlo, nel principato di Monaco, ha ricevuto «Le grand cordon d’or de la cuisine francaise», assegnato a coloro che si sono distinti per meriti professionali e per la divulgazione dei piatti di qualità a livello internazionale. E’ stato premiato anche un altro bresciano: Fabio Bertoni, titolare di pasticcerie e fornerie in Dubai. La cerimonia si è svolta nel salone delle Stelle, alla presenza del principe Alberto, di Alain Ducasse, il cuoco della famiglia Ranieri, e di 800 invitati. Nell’occasione la Confrérie (Confraternita) ha celebrato il 160° anno della nascita del grande maestro Auguste Escoffier.L’elenco dei meriti di Bresciani è lungo assai. Originario di Gavardo, classe ’58, comincia all’età di 15 anni sgobbando al Grand Hotel di Molveno, poi a quello di Gardone Riviera, alle Piante di Manerba, al S.Rapahel di Madonna di Campiglio, da Casimiro a Portese di San Felice, al West Garda di Desenzano. Dall’81 all’87 gestisce con la famiglia il Caligola di Gavardo. Ma “sale” ancora, facendo esperienze sempre più importanti e assumendo responsabilità via via maggiori: il Villa d’Este di Cernobbio, sul lago di Como, l’hotel Valgenova di Pinzolo, dal ’90 al 2000 executive chef al Villa Cortine di Sirmione e al Vittoria di Brescia, che appartengono all’industriale Bosco Ghidini. La sua è una cucina creativa, al piatto, mediterranea. Nel ’98 viene chiamato a preparare il banchetto in occasione dell’arrivo in città del Papa Giovanni Paolo II. Dal 2000 al 2003 eccolo alla Locanda Carlo Magno di Gavardo, quindi all’Antica Cascina San Zago di Salò, cui abbina Villa Fenaroli.Carlo è segretario dell’Associazione cuochi bresciani (e team manager della squadra concorsi), Ambasciatore dei piatti italiani, consulente della ditta Montebussan a Tokio. Numerosi i riconoscimenti ottenuti: coppa del Mondo in Lussemburgo (’93), medaglie d’oro e d’argento in varie manifestazioni (da Salisburgo a Marina di Massa, dal “Pierre Taittinger” di Parigi a Stoccarda, da Berlino a Malta, da Basilea a Erfurt). Nel 2001 è stato insignito del titolo di “Discepolo di Escoffier”.
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Il cuoco dell’Antica Cascina San Zago premiato con un altro bresciano, Fabio Bertoni. A Montecarlo insignito del Gran cordone d’oro della cucina francese