Il Carpione del Lago di Garda (Salmo carpio), un affascinante pesce che abita le profondità del Lago di Garda, è una specie ittica che ha catturato l’attenzione di biologi, pescatori e amanti della natura. Questo pesce, appartenente alla famiglia dei Salmonidi, è endemico dell’Italia e rappresenta un patrimonio unico dell’ambiente acquatico gardesano.
Nome Scientifico | Salmo carpio |
Famiglia | Salmonidi |
Habitat | Lago di Garda, Italia |
Profondità | Fino a 200 metri |
Alimentazione | Piccoli crostacei planctonici (copepodi e cladoceri) |
Peso Medio | Circa 1-2 chilogrammi |
Lunghezza Media | Circa 40 cm |
Aspetto Fisico | Livrea argentea, poche macchiette nere, coda a rondine, carni più rosate |
Stagionalità | Reperibile dalla fine di agosto a metà novembre e da febbraio a giugno |
Stato di Conservazione | Inserito nella lista rossa dell’IUCN come specie a forte rischio di estinzione |
Riproduzione | Avviene in acque profonde, principalmente in luglio, agosto, dicembre e gennaio |
Importanza Culturale | Patrimonio per le comunità di pescatori e parte della storia del Lago di Garda |
Un Abitante delle Profondità
Questo pesce vive esclusivamente nel Garda, compiendo il suo intero ciclo vitale nelle acque del lago senza mai risalire gli affluenti. È un pesce pelagico, il che significa che trascorre la maggior parte del suo tempo in acque libere, lontano dal fondo del lago. Di solito staziona a profondità notevoli, che possono raggiungere fino a 200 metri. La sua alimentazione è basata su piccoli crostacei planctonici come copepodi e cladoceri.
Caratteristiche Distintive
Simile alla trota di lago ma più slanciato e con scaglie più grandi. Ha una livrea argentea su fianchi e dorso, con poche macchiette nere irregolari, e bianca sul ventre. La sua taglia non supera mediamente i 40 cm per 500 grammi di peso, ma sono stati pescati esemplari attorno ai 3 kg. Una caratteristica distintiva del carpione è la sua coda a rondine, a differenza del salmerino che ha la coda diritta.
La Lotta per la Conservazione
Purtroppo, il carpione è attualmente in pericolo critico di estinzione. Questo è dovuto a una combinazione di fattori, tra cui la sovrapesca, l’introduzione di specie alloctone nel lago, e la distruzione del suo habitat naturale. La conservazione di questa specie autoctone è essenziale per mantenere l’equilibrio dell’ecosistema del Lago. Gli sforzi per la conservazione includono il ripristino degli areali di riproduzione, la rimozione degli ostacoli ambientali e la possibile riproduzione artificiale.
Il Ruolo dei Pescatori
I pescatori gardesani hanno un ruolo cruciale nella conservazione del carpione. Molti di loro sono consapevoli dell’importanza di questo pesce per l’ecosistema e sono disposti a collaborare con gli studiosi per la sua conservazione. Tuttavia, anche il numero di pescatori sta diminuendo, rendendo ancora più urgente la necessità di interventi di conservazione.
Il Carpione: Un Patrimonio da Salvaguardare
Uno degli aspetti più affascinanti del carpione è la sua stagionalità. Questo pesce è reperibile dalla fine di agosto a metà novembre e da febbraio a giugno. Tuttavia, la sua presenza è diventata sempre più rara. Nel 2006, è stato inserito nella lista rossa dell’IUCN (International Union for Conservation of Nature) come specie a forte rischio di estinzione. Questa lista è un registro della biodiversità in pericolo, segnalata da una rete di scienziati di tutto il mondo. Negli anni, il carpione ha scalato in negativo la classifica, passando da specie vulnerabile a specie a forte rischio. Il passo successivo, purtroppo, potrebbe essere “specie estinta in natura”.
Per i turisti, il carpione potrebbe essere proposto nei menu delle trattorie locali. Tuttavia, pochi avranno avuto l’opportunità di assaggiare il vero carpione, a causa della sua somiglianza con il salmerino e la trota. Chi conosce meglio il pesce del lago sa che il carpione ha una coda a rondine e carni più rosate rispetto al salmerino, che ha la coda diritta.
È importante sottolineare che non solo il carpione è a rischio di estinzione, ma anche il numero di pescatori è in diminuzione. Attualmente, ci sono poco più di un centinaio di pescatori, rispetto ai settecento di inizio Novecento. La maggior parte dei pescatori si trova sul versante veronese del lago, dove esiste una cooperativa. Sul lato bresciano, si contano circa cinquanta pescatori professionisti.
I pescatori sono disposti a collaborare con gli studiosi per tentare la riproduzione artificiale del carpione, nonostante le difficoltà e la mancanza di fondi. Questa potrebbe essere l’unica speranza per il ritorno di questo pesce che rappresenta la storia stessa del Lago di Garda. Per sostenere questi sforzi, Slow Food ha avviato un Presidio in collaborazione con i pescatori.
Per ulteriori informazioni e per sostenere gli sforzi di conservazione, si può visitare il sito di Slow Food.
Un problema antico
Avevamo già parlato di questo problema nel corso degli anni:
Quale futuro per il Carpione del Garda?
La Regione Lombardia in campo per salvare il Carpione del Garda
Conclusione
Il carpione del Lago di Garda è un tesoro della ittiologia italiana che merita la nostra attenzione e cura. La sua preservazione non solo contribuisce a mantenere la biodiversità del Lago di Garda, ma rappresenta anche un patrimonio culturale per le comunità di pescatori che hanno vissuto sulle sue sponde per generazioni. È fondamentale che le autorità, i ricercatori, i pescatori e la comunità in generale collaborino per garantire che il carpione continui a nuotare nelle profonde acque del Lago di Garda per le generazioni a venire.
Sezione Q&A sul Carpione del Lago di Garda
In questa sezione, risponderemo ad alcune delle domande più comuni riguardanti il carpione del Lago di Garda, inclusi aspetti sulla pesca e sugli attrezzi necessari.
Q: Qual è l’habitat naturale del carpione?
R: Il carpione è un pesce endemico del Lago di Garda in Italia. Vive nelle acque profonde del lago e non risale mai gli affluenti. Trascorre la maggior parte del suo tempo in acque libere, lontano dal fondo del lago.
Q: Quali sono le principali minacce alla sopravvivenza del carpione?
R: Le principali minacce alla sopravvivenza del carpione includono la sovrapesca, l’introduzione di specie alloctone nel lago, e la distruzione del suo habitat naturale. Questi fattori hanno portato il carpione ad essere inserito nella lista rossa dell’IUCN come specie a forte rischio di estinzione.
Q: Qual è la dieta del carpione?
R: Il carpione si nutre principalmente di piccoli crostacei planctonici, come copepodi e cladoceri, che abitano le acque del Lago di Garda.
Q: Come si differenzia il carpione dal salmerino in termini di aspetto fisico?
R: Il carpione ha una coda a rondine e carni più rosate, mentre il salmerino ha la coda diritta, a spatola. Inoltre, il carpione ha una livrea argentea con poche macchiette nere irregolari.
Q: Quali iniziative sono state avviate per la conservazione del carpione?
R: Slow Food ha avviato un Presidio in collaborazione con i pescatori del Lago di Garda per sostenere la conservazione del carpione. Inoltre, gli studiosi stanno tentando la riproduzione artificiale del carpione, nonostante le difficoltà e la mancanza di fondi.
Q: Qual è il ruolo dei pescatori nella conservazione del carpione?
R: I pescatori hanno un ruolo cruciale nella conservazione del carpione. Sono consapevoli dell’importanza di questo pesce per l’ecosistema e sono disposti a collaborare con gli studiosi per la sua conservazione. La cooperativa di pescatori sul versante veronese del lago è particolarmente attiva in questo senso.
Q: Come si pesca il carpione?
R: Il carpione si pesca principalmente utilizzando reti di profondità. In passato, i pescatori utilizzavano due tipi di reti: una rete di profondità chiamata “reù” che veniva calata e salpata dalle barche, e una rete chiamata “reèt” che veniva calata in acqua e trascinata poi dalla riva. Oggi, a causa della rarità del carpione, la pesca avviene principalmente in modo accidentale durante la pesca di altre specie.
Q: Come si chiama il pesce del Lago di Garda?
R: Il Lago di Garda ospita diverse specie di pesci. Uno dei pesci più iconici e endemici del lago è il “Carpione” (Salmo carpio). Altre specie comuni nel Lago di Garda includono il coregone, la trota, e il persico.
Q: Quando pescare al lago?
R: La stagione di pesca al Lago di Garda varia a seconda della specie che si intende pescare. Per il carpione, la stagione di pesca è principalmente dalla fine di agosto a metà novembre e da febbraio a giugno. Tuttavia, è importante verificare le normative locali in quanto potrebbero esserci restrizioni sulla pesca di determinate specie in certi periodi dell’anno.
Q: Cosa serve per pescare sul Lago di Garda?
R: Per pescare sul Lago di Garda, avrai bisogno di una canna da pesca, mulinello, esche, ami e, se necessario, reti. È anche importante avere una licenza di pesca valida e conoscere le normative locali riguardanti le specie che si possono pescare e i limiti di cattura.
Q: Cosa serve per pescare dalla barca?
R: Per pescare dalla barca sul Lago di Garda, avrai bisogno di attrezzatura da pesca come canne, mulinelli, esche e ami. Inoltre, è importante avere dispositivi di sicurezza come giubbotti di salvataggio, una bussola o un GPS, e attrezzatura per l’ancoraggio. È anche consigliabile avere a bordo una scatola di pronto soccorso e strumenti per la manutenzione della barca.