Recenti analisi di Legambiente evidenziano come gli impianti dismessi a Caspoggio siano emblematici del cambiamento climatico che sta colpendo le località alpine. Negli ultimi decenni, si è registrata una diminuzione dell'innevamento superiore al 34%, con temperature anomale che superano i 3000 metri di altitudine, normalmente riscontrabili solo in estate. Andrea Omizzolo di EURAC Research sottolinea la vulnerabilità delle stazioni sciistiche a bassa quota, evidenziando l'urgenza di rivedere gli investimenti nel settore.
In questo contesto, Lorenzo Baio di Legambiente ha dichiarato che è essenziale ripensare l'offerta turistica montana, non limitandosi allo sci da discesa ma sviluppando alternative sostenibili. Con un Natale in vista e condizioni climatiche sfavorevoli per la neve naturale, il rischio è che le spese per innevare artificialmente le piste diventino insostenibili. L'invito è quindi quello di abbandonare progetti obsoleti e valorizzare gli ambienti naturali per attrarre un turismo più responsabile e consapevole.