Un grande progetto per restituire al paese il suo simbolo: più del faro che si staglia alla «diga» in fondo al porto di Desenzano, più della Locomotiva ospitata alla Maratona, che recentemente l’Amministrazione comunale ha deciso di restaurare e fare propria, il simbolo della cittadina del basso Garda è il Castello. E’ una presenza storica affascinante, che domina dall’alto il centro storico desenzanese. Un gioiello architettonico che però rischiava di diventare con il tempo un triste rudere: da anni era ormai abbandonato a se stesso, trasformato in magazzino comunale. Da decenni tante idee di restauro hanno interessato il Castello, ma nessuna ha mai superato lo stato embrionale. Entro un paio di mesi, tre al massimo, inizieranno invece i lavori di ristrutturazione del Castello: un’opera immensa, promossa dall’Amministrazione comunale che con un lavoro di qualche anno restituirà la costruzione all’antica bellezza, recuperando la parte esterna in tutto il suo splendore e ristrutturando la parte interna, regalando all’Università di Brescia quei locali che da tempo erano diventati un sogno. «Lavoreremo a stralci per riuscire ad ammortizzare l’enorme spesa che andremo a sostenere – assicura l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Desenzano, Rodolfo Bertoni – . Il primo stralcio è già stato approvato, presto diventerà effettivo e inizieranno i lavori. Realisticamente penso che si possa iniziare già prima della fine dell’anno. Questo primo intervento ci costerà un milione e trecentosessantamila euro, che saranno erogati dal Comune, che ha contratto dei mutui per poter sostenere le spese d’intervento. Però questo è solo il primo passo». Una ristrutturazione che per lo più interesserà una zona limitata dell’antico edificio. Verrà restaurata la parte compresa tra la Torre Campanaria fino alla caserma Beretta da una parte e fino al Torresino del Pontesel dall’altra. I lavori interesseranno anche il vecchio alloggio del campanario. «Recupereremo una parte consistente del Castello – precisa Bertoni – , compreso il piccolo cortiletto interno, che verrà sistemato nel migliore dei modi. E’ un piccolo gioiello, 300 metri quadri al massimo, che sarà utilizzato per concerti di musica classica. La Torre Campanaria invece sarà utilizzata per delle mostre, mentre l’ultimo piano sarà finalmente accessibile ai visitatori, che potranno godere di una vista incredibile verso il lago. Scendendo poi dalla torre verrà ripristinato il vecchio camminamento lungo le mura, che arriva fino al piano strada: un percorso che l’ospite potrà percorrere». Un intervento che sarà succeduto da un secondo stralcio, che darà il via al piano finale dei lavori. In programma, per una spesa di oltre un milione e mezzo di euro, la ristrutturazione della parte di edificio compresa tra la Torre Campanaria e la Specola, compresi gli alloggi ex ufficiali. «Questo secondo stralcio di lavori dovrebbe iniziare verso la fine del 2006 – rivela Bertoni -. Siamo convinti che, pur affrontando una spesa non indifferente, riusciremo a restituire ai desenzanesi un gioiello che appartiere alla città: in questo modo sarà fruibile da tutti. Negli alloggi ex ufficiali troveranno spazio i laboratori dell’Università, poi ci sarà spazio anche per altre iniziative. Servirà parecchio tempo ma da tantissimi anni il Castello è un rudere e dopo tanto tempo è ora che venga finalmente recuperato». Dopo tanti anni, il Castello di Desenzano sembra vicino a conquistare la tanto attesa ristrutturazione: un investimento da 3 milioni di euro che consegnerà ai desenzanesi, ma non solo, un pezzo di storia e darà ulteriore lustro alla cittadina gardesana. Patrimonio per i cittadini, attrazione turistica di irresistibile fascino.