domenica, Dicembre 22, 2024
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Oggi al via le immersioni per localizzare e filmare il relitto di un mercantile

Cento metri sotto il lagoper svelare il passato

Oggi e domani un sub scenderà per la prima volta sul relitto della «Diana», a 100 metri di profondità nel Garda, per realizzare un servizio fotografico degno di una diva.Lorenzo Del Veneziano è genovese. Conosciuto come un valido istruttore tecnico, è uno dei pochi in Italia che sa scattare immagini in acque fredde e buie. Numerose le sue performance. Ha avuto modo di girare attorno all’Andrea Doria, e di scoprire un misterioso U-Boot tedesco davanti alle coste della Liguria. Ha partecipato alla spedizione nel Mar Rosso sulla Yolanda. L’ultima, in Venezuela, sul transatlantico italiano Bianca Costa.L’OPERAZIONE è organizzata dalla Vrm Videoproduction di Angelo Modina (da Toscolano Maderno) e dalla associazione gardesana Deep Explorers, in collaborazione con l’Assessorato regionale dei beni e delle attività del Veneto, la Soprintendenza archeologica e il comune di Brenzone.L’immersione ha lo scopo di valutare lo stato di conservazione dello scafo e catturare una serie di fotografie da inserire in un libro sulla navigazione gardesana tra la fine dell’800 e i primi del 900.La «Diana», affondata nel lago nel lontano 1932, è l’unica «testimone» rimasta di una pagina importante del nostro passato, quando una flotta di imbarcazioni commerciali solcava le acque del Garda per portare merci, uomini e animali, unico collegamento tra i paesi rivieraschi prima della costruzione della strada 45 bis.IL RELITTO si trova adagiato sul fondo, in territorio di Brenzone, protetto e conservato dall’oscurità e dalla bassa temperatura dell’acqua, circa 7 gradi centigradi.È stato scoperto casualmente il 15 maggio 2003 nel corso di una campagna di ricerche biologiche dal «Rov», il robot filoguidato di Angelo Modina, pilotato da suo figlio Daniel, con la collaborazione di Gianni Calafà e Lorenzo Parisi. Le immagini sono servite per un filmato che, arricchito dalle interviste di testimoni, del palombaro che aveva avvistata Diana negli anni ’60 e del figlio di un membro dell’equipaggio, è stato trasmesso da Rai Uno, Rai Tre, Rai International, dai canali tematici di Sky e dalle reti locali.L’immersione comporta una grande preparazione tecnica e logistica, sia per gli uomini che per i mezzi di assistenza in acqua e fuori. Tra gli altri hanno garantito la loro presenza anche i Carabinieri, la Guardia costiera e la Guardia di Finanza. È stato scelto questo periodo (molto freddo) allo scopo di avere una migliore visibilità.L’eccezionalità dell’evento consiste nel fatto che un uomo scenderà nel buio profondo e potrà accarezzare lo scafo dopo quasi 80 anni. Domenica pomeriggio, alle 16.30, nella Family House delle suore di Castelletto, si terrà una conferenza stampa per fare il bilancio dell’operazione.

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