Il Centro aiuto alla vita di Desenzano presieduto da Bruna Bertolotti ha tirato le somme di un altro anno di lavoro a favore delle mamme in situazione di difficoltà. I volontari sono una cinquantina di persone che offrono gratuitamente il loro tempo libero; tre insegnanti per la lingua italiana, sette professionisti offrono la loro competenza in qualità di pediatra, medico di base, avvocato e psicologa (grazie ad un progetto della comunità montana). Il sostegno economico – ha precisato Bertolotti – proviene dalle offerte di privati ed enti, dal contributo del Comune di Desenzano, dalla Comunità montana, di altri comuni della zona e alcune parrocchie. Ricordo, – ha detto Bertolotti – che il Centro è una onlus e può rilasciare ricevuta fiscale detraibile sia per somme di denaro che per merci. La quota associativa è di 20 euro». «Un altro intervento molto impegnativo è stata l’ospitalità nella comunità accoglienza, gestita in convenzione con il Comune di Desenzano. Abbiamo accolto sette nuclei familiari, nei quattro appartamenti dei quali disponiamo, abbiamo inserito sedici nuclei familiari per periodi diversi e sempre cercando soluzioni alternative che coinvolgono familiare, comunità di appartenenza ed enti pubblici di competenza. La solidale cordata nel corso del 2006 ha dato i suoi frutti. 73 future mamme, alcune di loro avevano già prenotato l’interruzione volontaria di gravidanza, sono nati 60 splendidi bimbi, tre di loro pultroppo hanno avuto un’aborto spontaneo, le altre sono ancora in attesa». «Per i casi di difficoltà economiche così gravi da spingere la donna all’interruzione volontaria di gravidanza abbiamo – ha continuato Bertolotti – chiesto e ottenuto 11 nuove adozioni prenatali a distanza, dalla fondazione ’Vita nova’. La mamma adottata riceve, nel rispetto dell’anonimato, 160 euro al mese per 18 mesi, da adottanti a lei sconosciuti. A loro – ha concluso Bertolotti – e alle altre 210 famiglie con i loro piccoli che abbiamo in carico, abbiamo provveduto a fornire vestiario, mobili, pacchi spesa. Sono stati erogati contributi, acquistato e fornito latte in polvere a 16 neonati in media al mese e pannolini a 36. Poi la ricerca incessante di un posto di lavoro e di una casa; non ultimo il servizio di accompagnamento nei vari uffici».
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Lo guida Bruna Bertolotti