Figlio di Francesco, avvocato. Di parte zanardelliana e amico di Zanardelli, partecipò attivamente alla vita amministrativa di Lonato, dove fu anche Sindaco nel 1874.
Nel 1876 fu candidato per il collegio di Lonato nell’Unione Liberale progressiva e venne eletto deputato per la XII legislatura. In suo favore nel ballottaggio (non era stato eletto in prima votazione per soli 22 voti) intervenne lo stesso Crispi e il Cherubini ebbe una significativa vittoria con 499 voti contro i 200 di U. Papa.
Venne poi rieletto nella XIII e XIV legislatura (1884)
Suo padre, Francesco, fu l’ultimo lonatese che la mattina del 6 agosto 1796 salutò Napoleone Bonaparte che andava a Castiglione delle Stiviere a raccogliere la sua prima grande vittoria.
Lo racconta il Cenedella nel 27° libro delle sue Memorie Storiche Lonatesi: “Napoleone fa caricare sulla carrozza un suo piccolo bagaglio, monta in carrozza col suo aiutante, invita a tener compagnia il sig. Francesco Cherubini fu Antonio e rapidamente vola a Castiglione. Quando arriva in carrozza alla casa Cherubini, al Cominello, si staccò da questa una delle ruote d’innanzi. Bonaparte smontò per primo e con un grosso chiodo che gli dava il Cherubini e un martello, che tuttavia conserva, egli spaccandosi le mani adattò la ruota e proseguì il viaggio.”