Quanto il volume, ponderoso e poderoso, che il Sommolago dedica alle chiese dell’Alto Garda abbia centrato l’interesse della gente, l’ha testimoniato la folla che l’altra sera, venticinque luglio ed un cielo pieno di stelle, gremiva il salone delle feste in ogni ordine di posti, per sentire, regista Romano Turrini, la presentazione di «Ecclesiae». 544 pagine, presentazione dell’Arcivescovo Bressan, l’occasione del Giubileo è servita a ripresentare un patrimonio di storia, tradizioni e cultura che nel cattolicesimo trova sostanza e valori. Doveva essere, ha ricordato Turrini, un’agile guida, due paginette per ogni tempio. Ne è venuto fuori uno strumento completo, con le schede delle 94 chiese reperite, fra aperte ancora al culto o cancellate dal tempo, da Pregasina a Pietramurata, e presentate utilizzando tutto il materiale che gli archivi storici (anche parrocchiali) hanno permesso di recuperare. Ci sono le committenze per le opere d’arte (500 fotografie testimoniano largamente la preziosità di un patrimonio spesso sconosciuto o poco valorizzato), ma anche la richiesta vecchia di un secolo e qualcosa, alla curia trentina di un parroco che chiedeva la dispensa per i parrocchiani impegnati, nelle domeniche e nelle giornate di festa, a lavorare gratis per l’ampliamento della chiesa e l’ha ottenuta a condizione che la cosa non recasse scandalo. Il volume, che arricchisce le monografie del Sommolago, è adito grazie al sostegno della Cassa Rurale di Arco e del Credito cooperativo che ne faranno omaggio ai rispettivi soci.
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Folla alla presentazione di Turrini e Ioppi