Ottima è stata la risposta del pubblico. Il dato finale è di 23.650 visitatori, per una media giornaliera di 303 persone. Pressoché unanime è stata la soddisfazione sulla qualità dei dipinti esposti e sulla serietà scientifica dell’operazione che ha consentito di scoprire, per la prima volta, un così consistente patrimonio di valore inestimabile, conservato nelle collezioni private della città e della provincia di Brescia.
L’indotto totale della mostra è stato di 149.272 Euro. I biglietti d’ingresso hanno fruttato 117.041 Euro. A questi vanno aggiunti 21.370 Euro per la vendita di 896 cataloghi, 9.117 Euro per il noleggio di 3039 audioguide, 1.400 Euro per le visite speciali extra-time e 344 Euro per i cd musicali.
Un altro importante dato si ricava dal report delle prenotazioni. Sono stati 212 i gruppi di adulti e guide turistiche, 139 le associazioni, 82 le scuole.
Dalla rassegna stampa proviene invece il riscontro che Moretto, Savoldo, Romanino, Ceruti. 100 capolavori dalle collezioni private bresciane ha ottenuto dalla stampa e dalla critica specializzata. L’iniziativa bresciana ha trovato spazio in oltre 500 articoli e segnalazioni, sui principali quotidiani e periodici italiani, sui media internet e sui social network, anche grazie anche alla veicolazione dei canali ufficiali della mostra di Facebook.
Ottima, inoltre, è stata la copertura dei media di Brescia e provincia.
Moretto, Savoldo, Romanino, Ceruti. 100 capolavori dalle collezioni private bresciane è curata da Davide Dotti, promossa dalla Provincia di Brescia, organizzata da Fondazione Provincia di Brescia Eventi, col patrocinio della Regione Lombardia, della Diocesi di Brescia – Ufficio per i beni culturali ecclesiastici, col contributo di Ristora, di Fondazione Cariplo.
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L’esposizione ha chiuso con un attivo di 9.227,63 Euro. Infatti, a fronte di un investimento di 348.444,37 Euro, le entrate sono state di 357.672,00 Euro