Moto o motorini, ma anche i rampichini quando sono lanciati a più non posso, non sono per nulla graditi sulle piste ciclabili. Sarebbero addirittura proibiti dal codice, i primi. Le biciclette naturalmente si trovano nel posto giusto, però capita spesso di incrociare atletici pedalatori, testa bassa sul manubrio, che esagerano in velocità e che sembrano centauri.Incontri di questo tipo sono normale routine lungo il nuovo tratto di marciapiede (peraltro ufficialmente pista ciclabile), che va dalla paramassi alle Foci del Sarca. E qui, a dire la verità, siamo in spiaggia. Che in altre parole vuol dire bambini, soprattutto, e comunque pedoni e bagnanti rilassati con tanta voglia di godersi il sole e il lago in santa pace senza farsi arrotare dalle moto.A denunciare tali scorrettezze, sono gli stessi clienti dei diversi campeggi che si affacciano lungo il litorale. Lamentele raccolte dai titolari che a loro volta le girano non si sa bene a chi. Infatti, la spiaggia (Comune di Nago-Torbole, entroterra di Arco) ancora non ha una sua precisa identificazione. Anche se sono stati compiuti sforzi da parte dello stesso Comune e dai titolari dei campeggi, per garantire ordine e quiete di notte con una ronda privata. Per la pulizia, invece, si prodiga ancora la Provincia. Mancherebbe, insomma, a sentire chi protesta, la vigilanza diurna. Gli unici che si fanno vedere, se chiamati, sono i vigili urbani di Arco, ma ovviamente solo per quanto riguarda il loro territorio.
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A Torbole corre in mezzo ai bagnanti e spesso è occupata dai ciclomotori
Ciclabile pericolosa
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