Ciclovia del Garda, l'anello si spezza: bresciani e trentini pedalano divisi. La recente decisione della Regione Lombardia di non procedere con il terzo lotto della ciclovia da Gardone Riviera a Limone ha generato reazioni contrastanti tra le autorità locali e gli appassionati di turismo ciclistico. Questa scelta ha interrotto la possibilità di un percorso ciclabile continuo attorno al lago, a causa delle difficoltà geologiche e dei rischi di frane lungo le falesie lombarde. Circa 30 chilometri dovranno essere superati grazie all'uso di battelli ibridi che trasporteranno ciclisti e biciclette, mentre sulla sponda trentina i lavori proseguiranno come programmato, realizzando tratti panoramici.
Gli esperti bresciani esprimono preoccupazioni sul tratto finale pedonale, suggerendo che sarebbe stato più opportuno fermarsi a Salò piuttosto che affrontare un percorso problematico. L'Associazione Gardone Europa e altri consorzi locali avvertono che il tragitto da Salò a Fasano potrebbe compromettere la vita quotidiana dei residenti e la sicurezza dei turisti, proponendo di limitare il tracciato fino a Salò. Sul fronte economico, il progetto per completare la ciclopedonale sulla sponda bresciana richiederà poco più di 8 milioni di euro, con costi dettagliati per i vari lotti presentati dalle autorità competenti.