mercoledì, Aprile 2, 2025
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La barca del Circolo di Gargnano torna «regina» della Centomiglia dopo le amarezze degli ultimi due anni

Clandesteam riconquista il trono

La Principessa perde la corona. Dopo tre anni sul trono della Centomiglia tornano i gardesani Clandesteam, la barca del Circolo vela Gargnano e anche l’unica italiana in gara, che va a interrompere due anni di dominio degli austriaci di Joshi Entner.Finalmente, dopo due anni di sconfitte amarassime, è successo bresciano e gardesano. Finalmente Clandesteam ce l’ha fatta: ha rovesciato i pronostici, messo a tacere le polemiche, ha lottato con determinazione e concentrazione, ha riscattato uno sfortunato Trofeo Gorla e ha vinto la Centomiglia numero 56.A soli 28 anni il timoniere gargnanese Carlo Fracassoli conquista la sua prima «Cento» con il tattico Stefano Orlandi e un equipaggio gardesano formato da Nicholas Dal Ferro, Andrea Cerini, Mauro Galante, Giovanni Chiari, Angelo Campetti, Angelo Martini, Gigi Ghidotti, Paolo Pagliano, Carlo Zermini, Elvio Viviani, Diego Patucelli.Un equipaggio di «profeti in patria», che conquista quell’obiettivo sfuggito per pochissimo nelle scorse edizioni, ripetendo l’impresa realizzata nel 2003 quando al timone c’era il desenzanese Oscar Tonoli.L’ultimo strascico della polemica della settimana con Principessa si è concluso proprio nelle ultime ore prima del via nella discussione sul numero degli uomini da mettere al trapezio. Clandesteam è stato costretto a sbarcare un uomo del suo equipaggio, sacrificando Davide Rigo, che comunque è stato un componente importante durante tutta la preparazione a questo successo.E’ stata una bellissima edizione, non impegnativa per l’intensità del vento, molto di più per la tattica la scelta dei bordeggi. E la scelta di percorsi diversi per ogni gruppo ha reso tutto più interessante e spettacolare con la flotta sempre compatta.La bella storia è iniziata alle 8.30, con due Tornado del VI Stormo di Ghedi che dopo il passaggio sull’Isola del Garda hanno tagliato a metà la linea di partenza, dando il via alla 56esima edizione della Centomiglia.Il lago è calmo e tranquillo anche se sull’alto lago incombe un possibile temporale. Da sud soffia già l’aria. E’ anomala questa partenza con il vento in poppa, ma non è la prima volta. E’ comunque un’aria strana, sembra aria di Vinessa, aria che si stende sul lago quando soffia forte la bora a Trieste.All’ultimo minuto le barche issano i gennaker e gli spinnaker colorati e sono pronte a navigare verso la boa di Torbole. Il motoscafo del sindaco di Gargnano Franco Scarpetta taglia la linea, le barche partono alla sua poppa. Al via su Machete c’è anche l’ex ministro della Giustizia, il leghista Roberto Castelli.E’ una bella Centomiglia alle prime battute, con le novità di quest’anno, i multiscafi con Holmatro in testa e il gruppo della Centopeople, degli equipaggi formato famiglia, ma anche dei gruppi di solidarietà che hanno creduto nella vela come terapia. Regateranno a vele bianche e senza classifica sul percorso che li porterà all’isola del Trimelone prima di tornare all’arrivo di Bogliaco.Le prime «Libere» si allungano sul resto della flotta segnando la rotta da seguire a tutte le altre barche. L’aria si mantiene da sud, non forte ma distesa. Le barche non hanno difficoltà e risalgono verso l’alto lago controllandosi tra loro con alternanza di posizioni, ma tutto sommato sono sempre abbastanza vicine. Mentre gli scafi più veloci sono già nell’alto lago, tutto il gruppo è all’inseguimento davanti a Limone con in testa i primi Asso 99. Sono i soliti nomi noti, quelli protagonisti dello scorso Trofeo Gorla: Assterisco di Pier Omboni, Idefix di Marco Cavallini, Daicom di Luciano Lucarda, Asso di Poppe di Canavese e Nicolini con un tattico d’eccezione, Luca Valerio.Alle 10.20 dopo nemmeno due ore di navigazione Holmatro di Hagara con Giovanni Soldini a bordo passa per primo alla boa di Torbole. Dopo 44 secondi è la volta della prima Libera: Raffica, timonata dall’ungherese Kiraly Zsolt, la barca che può vantare ben cinque vittorie alla Cento, seguito a 15 secondi da Clandesteam di Carlo Fracassoli, Principessa di Roberto Benamati. Passano poi gli altri ungheresi, quelli di Winterthur-Brokernet, che non riesceo a ripetere la prestazione della scorsa domenica al Trofeo Gorla e poi Grifo, altra barca del circolo Vela Gargnano portata da Luciano Lievi. Salutata Torbole, inizia la lunghissima bolina per raggiungere Desenzano passando dalla boa di Bogliaco.Holmatro si allunga subito sugli avversari e in una decina di minuti è già in mezzo alla flotta dei monotipi più piccoli, i Protagonist, i Surprise, gli Ufo 22 e tutti gli altri in avvicinamento alla loro boa davanti a Navene.Le belle «Libere», continuano la loro regata, davvero molto combattuta e sostanzialmente equilibrata. Navigano in centro lago, controllandosi molto da vicino. Sono molto simili per velocità, la differenza la fa per ora esclusivamente la scelta dei bordi. Con le prue rivolte verso Malcesine, sono tutte davvero vicine, ma Clandesteam riesce a prendere il comando lasciando le altre in scia. Il primo Asso 99 che gira alla boa di Torbole è Assterisco, seguito dalle prime Crociere con il Solaris di Boheme di Walter Caldonazzi in testa e Mediatel di Gianni Boventi subito dietro.Le posizioni, comunque, non sono definite in nessuna classe. I colpi di scena sono in agguato e il primo capita nella «Libera». Roberto Benamati, il timoniere veronese di Principessa, abbandona la sua Malcesine e per primo direziona la prua verso Campione e non sbaglia: il bordo è quello giusto e gli fa guadagnare subito la testa della regata.A mezzogiorno in punto arriva la prima barca della Centopeople: è Skorpio di Giulio Comboni con a bordo i non vedenti del progetto Homerus, passa poi Luca Modena sulla Star e terza è Eos Proteus, la vela per tutti e poi Hyak Onlus.Holmatro, regale nel suo incedere appoggiato su uno scafo, passa dal cancello di Bogliaco e dà spettacolo zig-zagando lungo il piccolo bastone fino a Gargnano, divertendo il pubblico in piazza e in spiaggia, quasi aspettando le «libere» per poter ricominciare con loro la seconda parte della regata.Alle 12.40 passa Principessa: prima a metà Centomiglia, ma i giochi sono comunque aperti: Clandesteam è solo a tre minuti e Brokernet-Winterthur è terzo. La Centomiglia inizia la fase discendente: la seconda metà della regata, quella nel basso lago, di solito è la più ricca di incognite, ma stranamente, in questa bella giornata di vela sembra più ventosa che nell’alto Garda. E in effetti si è aperta una bellissima giornata: staordinario il vento che si è disteso su tutto il lago senza abbandonare mai i regatanti fin dall’inizio. E’ una Centomiglia davvero appassionante, mentre a Bogliaco si intersecano i percorsi e arrivano tutte le classi che sfilano una dopo l’altra.Ma la Centomiglia numero 56 vive il momento che poi si rivelerà decisivo alle 14.05, con il sorpasso al comando. Clandesteam, che ha scelto la rotta verso la rocca di Manerba, davanti al porto di Dusano passa in testa alla regata e naviga con sicurezza verso la boa di Desenzano che passa per primo con 58 secondi di vantaggio su Principessa, dietro il catamarano di Hagara e Soldini.E’ l’ultimo lato della regata, che si carica di tensione fino all’arrivo regalando un altro finale mozzafiato. Anche perchè subito dopo la boa non tutto fila liscio. Le barche sono in fila, una sulla scia dell’altra, ma Clandesteam cade nel primo buco d’aria della regata: l’equipaggio gardesano si riprende subito, senza conseguenze in classifica, e la risalita continua con una bellissima bolina. L’aria è distesa, tutti gli uomini sono sulle terrazze, con le prue rivolte verso S. Vigilio. L’aria è sempre distesa, da sud est.La sorpresa in questa parte della regata viene dai multiscafi: Holmatro è terza dietro alle due «libere»: avrebbe dovuto essere il contrario stando ai pronotici della vigilia, ma questa Cento davvero spettacolare riesce a sovvertire anche le previsioni più facili. In mezzo al lago, più o meno davanti all’isola del Garda è il momento di issare ancora il gennaker.Clandesteam mantiene il vantaggio e controlla gli avversari. Non c’è più storia, e quando si presenta in dirittura d’arrivo davanti al porto di Bogliaco, seguito da tanti tanti motoscafi al seguito che ne allargano la scia, ancora non si scorge il secondo. Il tempo per un’ultima strambata, sottocosta davanti a tutti, e poi l’arrivo trionfale accolto dall’applauso scrosciante del pubblico alle 16.39.Clandesteam ammaina le vele ed entra festoso in porto dopo aver fatto salire a bordo anche la team manager Daniela Puntel. E’ festa in piazza, e proprio mentre inizia suonare l’inno nazionale, taglia il traguardo Principessa, la grande rivale, con dodici minuti di ritardo, sconfitta con onore in una regata che è stata bellissima, combattuta, con un continuo scambio di posizioni al vertice. E che pur con tutte le sue polemiche ha reso ancora più intrigante questa edizione.E i multiscafi? Tanto si temeva perché avrebbero potuto mettere in ombra le barche della classe Libera, invece sono stati quasi a guardare, con la sfida che ha mantenuto tutto il suo fascino. Holmatro ha tagliato il traguardo terzo assoluto, primo nella classifica della Multicento, comunque protagonista di una bellissima prova anche se non ha trovato sul lago quelle condizioni che potevano esaltare le sue caratteristiche. Anche questa è la Centomiglia.

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