Rapivano i cigni per rivenderli. Sul Garda si scopre dunque una nuova, insospettabile realtà: la “tratta dei cigni”. I carabinieri hanno infatti sorpreso un anziano pescatore del basso lago che custodiva quattro giovani cigni narcotizzati in un capanno. Con lui, al momento del blitz degli uomini dell’Arma, c’erano il suo aiutante e due cittadini veronesi, sospettati di essere i compratori dei cigni. Tutti e quattro sono stati denunciati all’autorità giudiziaria. Secondo una prima ricostruzione dei fatti il pescatore ammansiva i maestosi volatili gettando loro pezzi di pane contenenti sostanze narcotizzanti. Quindi li catturava e li portava in un capanno isolato, dove attendeva l’arrivo del compratore. Ma i movimenti sospetti del pescatore hanno attirato l’attenzione di un paio di giovani innamorati che al chiaro di luna hanno assistito alla singolare scena. Immediata la segnalazione ai Carabinieri che hanno sorpreso le quattro persone denunciate. Quel che è certo è che negli ultimi tempi era stata notata una sospetta flessione del numero dei cigni presenti nel Carda (secondo un censimento effettuato lo scorso anno dal Servizio caccia e pesca della Provincia di Broscia. i cigni benacensi erano 6-700).
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Sul Garda si scopre una nuova, insospettabile realtà: la "tratta dei cigni".
Commercio di cigni sul lago di Garda
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