“E’ stato un confronto franco, leale e aperto, nel quale sono emerse proposte concrete e realizzabili ed è stata individuata e condivisa una metodologia di lavoro nel breve e nel medio – lungo periodo”. Così si è espresso il Presidente della Comunità del Garda, Aventino Frau, al termine della conferenza su “La regolazione dei livelli del Garda. Una nuova disciplina ed un moderno modello di gestione”, svoltasi ieri nella sede comunitaria di Villa Mirabella con la partecipazione dei Sindaci dei Comuni costieri e dei rappresentanti di tutti gli Enti interessati.L’ing. Luigi Mille, dirigente dell’area idrografica del Po lombardo, ha introdotto i lavori rappresentando in modo puntuale e assolutamente scientifico la reale situazione attuale, analizzando gli ultimi cinque anni e prospettando l’evoluzione dei prossimi mesi: da settembre escono dal Garda soltanto 13 m³./sec. ed il livello odierno è nella media degli ultimi 3 anni, intorno ai 65 cm. sopra lo zero idrometrico di Peschiera. Ha ribadito l’esigenza, affermata con forza dalla Comunità, di rivedere il modello di gestione vigente, vecchio di oltre quarant’anni ed adeguarlo ai nuovi reali bisogni, con particolare riguardo all’uso turistico ed al sistema ambientale.Sono intervenuti i Sindaci di Torri del Benaco, Giorgio Passionelli, “è necessario un progetto complessivo che dia stabilità”; di Salò, Giampiero Cipani “sono necessari interventi di natura strutturale ed il ruolo della Comunità del Garda sul tema acque è fondamentale, decisivo e irrinunciabile”; di Limone sul Garda, Franceschino Risatti, “La nostra economia si basa sul turismo e l’uso turistico delle acque deve essere tenuto in grande considerazione”; di Nago Torbole, Enio Bertolini “E’ necessario trovare soluzioni politiche condivise e utilizzare tutti la risorsa acqua al meglio”; il vice Sindaco di Garda, Antonio Pasotti, “Condivido in pieno l’analisi del Sindaco di Salò e ribadisco la ferma opposizione all’apertura della Galleria Adige-Garda”; di Toscolano Maderno, Paolo Elena, “approvo in pieno la linea della Comunità: è prioritario rivedere le tabelle del 1965 e le erogazioni decise in quegli anni”; il Presidente della Comunità Montana Parco Alto Garda Bresciano, Bruno Faustini, “Siamo preoccupati per la situazione e per l’ormai cronico basso livello del lago, anche per l’ittiofauna e l’ambiente in generale, serve un nuovo patto tra tutti i soggetti interessati”; il Direttore della Navigarda, Marcello Coppola, il Presidente del Consorzio Comuni della Sponda Bresciana del Garda, Bernardo Berardinelli, ed il Presidente dei Noleggiatori del Garda, Alberto Perinelli, hanno posto il problema della navigazione, sia pubblica che da diporto, sottolineando l’importanza di tale uso.La voce degli utilizzatori di Valle si è fatta sentire con gli interventi del Presidente della Camera di Commercio di Mantova, Ercole Montanari e dei responsabili dei Consorzi irrigui, Massimo Lorenzi e Carlo Anselmi, i quali hanno assicurato una piena disponibilità non solo a dialogare ma a trovare le soluzioni per risparmiare acqua nell’interesse comune. “Basta con le contrapposizioni “turismo – agricoltura”, ma lavoriamo insieme con l’obiettivo principale della salvaguardia del lago.”Nelle conclusioni il Presidente della Comunità del Garda, ha ribadito la valenza politica del problema, annunciando la costituzione di un tavolo permanente per il controllo delle acque e di un osservatorio scientifico nell’ambito della volontà comunitaria di elaborare un progetto che guardi al futuro, nel quale il ruolo dei Comuni costieri sia fortemente coinvolto nelle decisioni pur nel confronto di tutti gli utilizzatori e tutti gli interessi turistici, agricoli, idroelettrici.
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Un tavolo permanente per l’acqua