venerdì, Dicembre 27, 2024
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Il sindaco scrive ai colleghi del lago: Toscolano Maderno non pagherà la quota associativa. L’accusa: «Gestione inconsistente». Mongiello replica

Comunità, lo strappo di Elena

Prima gatta da pelare per Giuseppe Mongiello, neopresidente della Comunità del Garda. Il sindaco di Toscolano Maderno, Paolo Elena, ha deciso di non pagare più le quote associative, affermando che «il tipo di gestione della Comunità è assolutamente inconsistente». Lo ha fatto con una lettera indirizzata a tutti i suoi colleghi: bresciani (Desenzano, Limone, Moniga, Padenghe, Puegnago, San Felice, Soiano, Gardone Riviera, Manerba, Polpenazze, Salò, Sirmione, Tignale, Tremosine, Vallio Terme e Montichiari, l’ultima località entrata), mantovani (Medole, Ponti sul Mincio, Volta, Cavriana, Monzambano, Solferino), trentini (Nago Torbole, Tenno, Arco, Riva) e veronesi (Bardolino, Caprino, Affi, Brenzone, Cavaion, Malcesine, San Zeno di Montagna, Valeggio, Costermano, Pastrengo, Torri), alla Comunità montana, alle Apt, alle Amministrazioni provinciali, alel Camere di commercio, al Consorzio Garda Uno, alla società aeroporto «Catullo», al Parco naturale del Mincio, al Consorzio bonifica dell’Adige. «Dopo aver preso atto del tipo di gestione assolutamente inconsistente che si intende dare alla Comunità del Garda – ha scritto Elena -, comunico di avere dato disposizione all’Ufficio ragioneria del mio comune per sospendere il versamento della quota associativa annua. Nella prossima seduta, sottoporrò al consiglio l’eventuale recesso». Mongiello è caduto dalle nuvole. Ed ha risposto di essere sorpreso, in particolare, dalla motivazione. «Desidero, al proposito, precisare che è in fase di convocazione (a Bardolino, 10 marzo), l’assemblea generale della Comunità che prevede, oltre alla mia relazione programmatica, la variazione al bilancio di previsione 2001 e il consuntivo dell’anno scorso – afferma il neopresidente -. Proprio al fine di dare una impostazione collegiale e condivisa del programma, sto completando una serie di incontri con le istituzioni e gli operatori economici (presidenti delle provincie e delle camere di commercio, sindaci, associazioni di categoria, Apt). «Le tre sedute del direttivo svoltesi in dicembre e gennaio – ricorda Mongiello – sono state dedicate al necessario riassetto organizzativo interno e alle tematiche di vitale importanza, come la viabilità, la qualità e quantità delle acque, il coordinamento dei grandi eventi turistico-culturali, la promozione turistica unitaria in Italia e all’estero. «Tutto ciò premesso – sottolinea il presidente – mi è molto difficile comprendere l’assoluta inconsistenza della mia gestione, non certo per il fatto che la ritenga suscettibile di critiche o censure, ma unicamente perchè non ho ancora avuto modo di sottoporre alla valutazione dell’assemblea il programma dell’amministrazione da me guidata, a distanza di poco più di due mesi dalla elezione. L’assemblea di Bardolino costituirà una prima tappa del necessario confronto tra sindaci, presidente e direttivo. Sono disponibile a incontrare Elena, per valutare con serena obiettività la questione, fornendo tutti i ragguagli necessari». Tra gli interventi di questo periodo, ricordiamo che Mongiello ha incontrato funzionari della Regione Lombardia e il presidente della Fondazione Cariplo, l’ex senatore Giuseppe Guzzetti, per chiedere contributi riguardanti l’istituzione di un sistema archivistico; sta dandosi da fare per allestire il cartellone della manifestazioni estive; ha ottenuto il sì del Ministero delle Finanze per la «Lotteria del Garda», che verrà riproposta in agosto-settembre, probabilmente abbinata alla Centomiglia cup. Non sono mancate le prese di posizione sulla 45 bis (intraprendere ogni iniziativa utile, non ultima l’approvazione di una legge nazionale ad hoc che, in caso di chiusura prolungata, dichiari lo stato di emergenza, alla stregua di un evento catastrofico naturale, così da andare incontro agli operatori economici danneggiati) e sulla Gardesana orientale (chiusura al transito dei Tir, dal 15 marzo a fine ottobre, da richiedere al ministero dei Lavori pubblici, al prefetto di Verona, al commissario del governo di Trento e ai presidenti delle rispettive province).

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