giovedì, Novembre 21, 2024
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Secono Viola Costa, direttore artsitico del Festival,: "il Teatro del Vittoriale e, con lui, Gardone Riviera, devono diventare un riferimento mondiale e la risposta del pubblico quest'anno dimostra che la direzione è quella giusta".

Con Lou Reed il Teatro del Vittoriale segna il record storico di spettatori

Serata memorabile al Nuovo festival del Vittoriale tener – a- mente’. Certo, per un’icona rock come Lou Reed, il sold out era annunciato.  Ma all’ex leader dei Velvet Underground, il teatro del Vittoriale e il suo pubblico hanno fatto un regalo aggiuntivo: ieri sera, erano poco meno di 2000 persone a rendere omaggio non solo a un genere musicale, ad una filosofia di vita, ma anche ad un luogo magico. Pubblico composto, nonostante i 530 posti in piedi, affascinato dal lago, da una luna a metà e dalle note dure e vibranti di Lou Reed & Band. Anche d’Annunzio avrebbe gradito. E infatti il risultato è stato un traguardo storico, una data rossa da aggiungere nelle tante pagine scritte, qui al Vittoriale, dal Poeta e non solo. In 35 anni mai l’anfiteatro del Vittoriale era stato così gremito.   “Serata straordinaria, un’emozione che faremo fatica a “smaltire” – afferma Viola Costa, direttrice artistica del ‘Nuovo festival del Vittoriale’, reduce da notti costellate da poche ore di sonno –  Non solo per l’intensità dell’interpretazione di Lou Reed, ma anche per la grandissima risposta del pubblico: quasi 2000 persone provenienti da tutte le parti d’Italia e del mondo (sono stati venduti biglietti in Francia, Spagna, Inghilterra, Belgio, Germania e addirittura Stati Uniti)per  riunirsi attorno a Lou in una cornice incantevole e magica come quella dell’anfiteatro. Abbiamo segnato un record nella storia di questo magnifico teatro”.   Un successo, a quanto pare, suggellato e raccontato dai protagonisti stessi, ovvero da chi, ieri sera, era presente: “Questa mattina – racconta ancora la direttrice artistica –  su facebook e sul nostro sito piovono commenti commossi e il leit motiv è sempre lo stesso: ‘location suggestiva e avvolgente, intima e insieme affollata di gente e di “storia”, che ha reso la serata veramente indimenticabile’. E devo dire che uno dei punti di maggior soddisfazione quest’anno è proprio questo “rispetto” che il pubblico sta mostrando per un luogo unico come il Vittoriale, la scelta che ci accorda preferendolo spesso a sedi più canoniche ma meno suggestive. Non dimentichiamo che il tour di Lou Reed quest’anno conta 9 tappe in Italia, eppure quella di Gardone Riviera è stata la più gettonata fin dall’inizio, il primo sold out annunciato con il pubblico disposto a una lunga trasferta pur di vedere il proprio idolo qui da noi. Tutto questo ci conferma la nostra convinzione – conclude poi  Viola Costa –  è questa la direzione giusta per far rifiorire il teatro del Vittoriale, che ha tutte le carte in regola per diventare, in assoluto, uno dei palcoscenici di riferimento dello spettacolo dal vivo e contribuire a portare il nome di Gardone Riviera a brillare nel mondo”.   “Nessuno si ricorda così tanto pubblico come ieri sera – racconta Giordano Bruno Guerri, Presidente del Vittoriale degli Italiani – l’atmosfera festante è giunta fino al Mausoleo dove si trova d’Annunzio che ieri sera ballava insieme a noi. Prevedo per il teatro un futuro luminoso e splendente come, del resto, per tutto il Vittoriale. Ieri sera inoltre il concerto ha avuto un valore aggiunto – continua poi il Presidente – un’icona del rock come Lou Reed ha cantato sotto il cavallo blu di un altro simbolo dell’arte e della bellezza: Mimmo Paladino. I due sono amici e ovviamente molto felici di questo perfetto connubio che si è venuto a creare. Colgo anzi l’occasione di questa congiunzione per anticipare che, a ottobre, un’altra opera d’arte di un artista di fama internazionale arricchirà l’anfiteatro del Vittoriale che diventerà, così, una vera mostra a cielo aperto di capolavori”.   Lewis Allen Reed, questo il nome di battesimo della rockstar, con il suo spettacolo Sweet Tooth, ieri sera a Gardone Riviera ha accontentato davvero tutti: dai fans dei Velvet Underground, grazie all’apertura con “Who loves the sun”, agli amanti del più ‘classico’ Lou, eseguendo le intramontabili “Saunday Morning”, “Femme fatale” e “Sweet Jane”, fino agli oltranzisti del rock con atmosfere dure e ruvide con pezzi come “Senselessy cruel”. E se il protagonista indiscusso del palco è stato lui, il vecchio Lou, gli applausi e la standing ovation finale, sono stati però indirizzati anche all’eccellente band, che ha accompagnato magistralmente questo mito del rock, composta da Toni Diodore e Joseph Aram Bajakian alle chitarre, Robert Wasserman al basso, Kevin Hearn alle tastiere, Louis Calhoun al computer, Tony Thunder Smith alla batteria e Ulrich Krieger al sax.

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