Sarà eseguito dal trio di pianoforte e archi – composto da Corrado Ruzza (pianoforte), Myriam Dal Don (violino) e Federico Magris (violoncello) – il concerto che giovedì 12 settembre 2013 a Palazzo dei Panni di Arco (Tn), con inizio alle 21, celebra i 250 anni dalla nascita del compositore trentino Giacomo Gotifredo Ferrari. L’ingresso è libero.
Il concerto conclude la rassegna “I concerti del Conservatorio”; di particolare interesse il programma, dedicato ad un compositore la cui figura è ancora tutta da riscoprire, celebrato in questo concerto con l’esecuzione di due delle sue opere, la n. 11 e la n. 25, composte fra il 1794 e il 1795, nel periodo londinese, ideate per ensemble di pianoforte, violino e violoncello.
Il pianista Corrado Ruzza è un apprezzato docente del Conservatorio Bonporti, mentre i musicisti Myriam Dal Don e Federico Magris sono docenti presso Conservatori italiani e concertisti di fama, premiati in numerosi contesti di livello nazionale e internazionale. La rassegna “I concerti del Conservatorio” nasce dalla collaborazione fra Alto Garda Cultura (il Servizio di attività culturali intercomunale di Arco e Riva del Garda) e il Conservatorio statale di musica “F. A. Bonporti”.
Giacomo Gotifredo Ferrari (Rovereto, 1763 – Londra, 2 dicembre 1842)
Alla morte dei genitori, commercianti della seta a Rovereto, partì per Napoli (1784) dove frequentò Giovanni Paisiello, modello ed esempio di operista, giunto in quegli anni ai vertici della sua esperienza creativa, e il barese Gaetano Latilla, che gli fu insegnante di contrappunto. All’esperienza teatrale, quale maestro concertatore al cembalo, Ferrari accostò fin d’allora la frequentazione, in veste di insegnante di canto e accompagnatore di cantanti, degli ambienti aristocratici. Nel luglio 1787 si spostò a Parigi, subito inserito nell’ambiente della nobiltà; ma in seguito alla Rivoluzione preferì trasferirsi a Londra (1792), dove rimase per cinquanta anni, fino alla morte.
Ferrari dedicò molta parte della sua opera alla musica vocale: fu insegnante di canto e autore di trattati, compositore di opere serie e opere buffe, e scrisse inoltre una gran quantità di ariette. L’unica opera teatrale di cui si conserva l’intera partitura è «Li due Svizzeri», rappresentata a Londra nel 1799. Cospicua è anche la sua produzione di musica strumentale, nella quale spiccano concerti per pianoforte, sonate per pianoforte e per violino, pezzi per arpa, composizioni per organici cameristici più ampi.
Della sua permanenza alla corte reale inglese si ha un dettagliato resoconto nella sua autobiografia «Aneddoti piacevoli ed interessanti occorso nella vita di Giacomo Gotifredo Ferrari da Roveredo», conservato in originale nella biblioteca «Tartarotti» di Rovereto e oggetto di ristampe anastatiche in epoche assai più recenti. A Giacomo Gotifredo Ferrari si deve la diffusione della conoscenza, a Napoli, di Wolfgang Amadeus Mozart.
Il programma del concerto (12 settembre)
Tre trii concertanti per pianoforte, violino e violoncello, op. 11 (1794)
N. 1 in re minore
Allegro vivace – Cantabile e sostenuto – Rondo. Presto
N. 2 in Si b maggiore
Andante maestoso – Larghetto – Prestissimo
N. 3 in La maggiore
Largo – Allegro molto – Andantino grazioso con variazioni
Tre sonate per pianoforte con violino obbligato e violoncello, op. 25 (1795?)
N. 1 in Fa maggiore
Allegro spiritoso – Andantino con espressione – Prestissimo
N. 2 in Re minore
Allegro assai – Andantino – Veloce
N. 3 in Sol maggiore
Allegro – Scherzo. Presto – Andantino con espressione – Vivace