Una grande sole dorato e un cielo azzurro terso, associati alla grande passione per la bicicletta, hanno portato a Desenzano del Garda una vera e propria invasione di ciclisti, che hanno voluto godersi appieno la giornata conclusiva del Colnago Cycling Festival, iniziato venerdì 2 maggio.
2500 i ciclisti registrati nelle liste degli iscritti, di cui oltre 2200 hanno fattivamente preso il via domenica 4 maggio mattina dal lungolago.
Sono le ore 8.30 quando la ventina di “leggendari”, prende il via per la Garda Legend, la manifestazione dedicata alle sole biciclette storiche a cui fanno seguito i 317 partecipanti del percorso corto da 62 chilometri, tra i quali spicca la figura del sempreverde Gianni Motta, vincitore di un Giro d’Italia e ospite assai gradito a Desenzano.
Un parterre di alto livello per la partenza dei due percorsi maggiori. Molti i VIP presenti che hanno risposto alla chiamata del Cavaliere Ernesto Colnago: Paolo Savoldelli, Luca Bramati, Wladimir Belli, Giorgio Furlan, Andrea Tonti, mentre sono assenti giustificati Eva Lecher impegnata nelle prove di Coppa del Mondo e Andrea De Luca diventato papà da pochissimi giorni.
A prendere il via anche moltissimi stranieri, tra cui inglesi, tedeschi, francesi, svizzeri, ma anche cileni e brasiliani, a sottolineare la grande internazionalità della manifestazione.
Una festa riuscitissima, non solo secondo le stime dell’organizzazione, ma anche su quelle fornite dalle associazioni degli esercenti locali che hanno fornito cifre di indotto economico dei tre giorni prossime al milione di euro.
Ma veniamo alla parte agonistica. La corsa parte subito in grande carriera e dopo le prime rotonde evade una fuga di sette elementi, che riusciranno andare di comune accordo fino al bivio dei percorsi posto a Bedizzole. Sulla mediofondo svoltano in cinque: Fabrizio Duca, Massimo Boglia, Stefano Viappani, Stefano Carini e Denis Sosnovshchenko. Sul granfondo si lanciano solo Igor Zanetti e Federico Cerri.
Il battistrada della mediofondo non può fare altro che risolvere la corsa sul pavè del lungolago di Desenzano, dove il russo Sosnovshchenko, tesserato per il Cicli Boglia Team Colnago, regola la volata mettendo dietro di sé il piacentino Stefano Carini e il reggiano Stefano Vappiani.
Sulla granfondo il battistrada è ormai irraggiungibile, ma resta il terzo gradino del podio disponibile. Sulla dura salita di Tesio si lancia il desenzanese Matteo Bordignon, che quella salita la conosce a menadito, riuscendo a guadagnare un distacco sufficiente dal gruppo degli inseguitori per assicurarsi la terza piazza. Sarà invece la volata a decretare il veneziano Zanetti (Cannondale Gobbi FSA) vincitore. Secondo posto per il viareggino Federico Cerri in maglia Velo Club Maggi 1906.
Nel percorso corto la vittoria va a Cristiano Olivani (Team Jolly Wear Lnc), che vince in solitaria. Marco Beggio (Camin Bike) vince la volata degli inseguitori. Terza piazza per Alberto Bozzoni (Gc Offlaghese Team Alpress).
La corsa rosa sulla granfondo ha visto prevalere l’aquilana Chiara Ciuffini (Gobbi-Mg.K Vis-Lgl) sulla milanese Monica Bonfanti (Max Team) e su Stefania Lovati (Sportissimo Gs).
Va invece alla trentina Serena Gazzini (Carraro Team – Trentino) la vittoria della mediofondo, accompagnata sul podio da Maria Grazia Villanova (System Cars-Asnaghi-Team Chiappucci) e dalla cremonese Giulia Toninelli (Asd Team Bike Travagliato),
Angela Serena (Team Loda Millennium) firma invece l’albo d’oro del percorso corto, davanti a Claudia Boselli (Tbr Merida Bikes) e a Barbara Lusenti (Asd Team Carpenbike).
Tra le società sul gradino più alto del podio sale il Ciclo Club Asola, mentre sul secondo il Team Solura seguita dal Team Zanola.
Un evento senza pari questa edizione del Colnago Cycling Festival, che è stato capace di portare nella cittadina gardesana oltre 9000 persone in tre giorni di grande festa. La sicurezza è stata il fulcro sul quale si è appoggiata tutta l’organizzazione con la messa su strada di un’imponente sistema di controllo e gestione del percorso.
Purtroppo, però, alle ore 9.10, in zona Pozzolengo, a pochi chilometri dalla partenza, Luigi Mutti, 74enne tesserato per la società organizzatrice, accusa un malore e si accascia sull’asfalto. Viene immediatamente soccorso dall’ambulanza al seguito e si interviene con il defibrillatore a cui segue il trasporto d’urgenza all’ospedale. Purtroppo nel pomeriggio, poco prima delle premiazioni, il triste annuncio del decesso. Il comitato organizzatore, di concerto con l’amministrazione comunale, decide, senza indugio, di concludere la cerimonia delle premiazioni senza apporto musicale e con un minuto di silenzio in onore dell’amico Luigi.
«Fino alla triste notizia del decesso di Luigi Mutti il nostro morale era veramente alla stelle – dichiara il sindaco Rosa Leso– Una vera invasione di ciclisti con le famiglie aveva riempito ogni angolo di Desenzano. Purtroppo la triste evenienza, ha immediatamente fatto cessare la nostra gioia. Tutta l’amministrazione comunale si stringe con cordoglio attorno la famiglia».
Il Colnago Cycling Festival si chiude così mestamente, ma ben conscio di avere portato in scena un’ottima organizzazione, soprattutto quando è stato necessario intervenire in tempi ultrarapidi. Due anni prima il supporto medico riuscì a salvare un infartuato, ma per l’amico Luigi, la fortuna non ha riservato lo stesso trattamento.
Tutto il comitato organizzatore porge le più sentite condoglianze alla famiglia.