La Pasqua Musicale Arcense, la tradizionale manifestazione di musica perlopiù classica, sia sacra sia profana, che a prestigiose ensemble e a importanti nomi del panorama musicale europeo accosta giovani musicisti locali, propone domenica 23 aprile al santuario della Madonna delle Grazie a Romarzollo il concerto del prestigioso conservatorio Luca Marenzio di Brescia. Inizio alle ore 18, ingresso libero.
Il programma inizia con il gruppo vocale femminile “Le soliste” diretto dal maestro Silvio Baracco, che esegue di Hector Villa Lobos (1887-1859) “Missa Saò Sebastiaò”, “Kyrie”, “Sanctus” e “Benedictus”. Quindi l’ensemble d’archi con solista Valentina Di Blasio propone il “Salve Regina” di Giovanni Battista Pergolesi (1710-1736) (“Salve Regina”, largo; “Ad te clamamus”, largo; “Ad te suspiramus”, largo; “Eia ergo advocata nostra”, andante; “Et Jesum benedictum”, andante amoroso; “O virgo Maria”, largo assai). A seguire l’ensemble d’archi con i violini di Filippo Pedrotti e Federico Rovagnati esegue il Concerto Grosso in sol maggiore HWV 319 di George Friederic Haendel (1685-1759) (a tempo giusto, allegro, adagio, allegro, allegro). Il programma prosegue con l’ensemble d’archi assieme al flauto di Rebecca Taio e al violino di Federico Rovagnati per il Concerto per flauto e violino di Georg Philipp Telemann (1681-1767) (allegro, adagio, presto, adagio, allegro). Infine, l’ensemble d’archi con al fagotto Nicolò Biemmi esegue di Antonio Vivaldi (1678-1741) il Concerto in mi minore RV 484 per fagotto, archi e continuo (allegro poco, andante, allegro). Maestro concertatore è Luca Morassutti.
La Pasqua Musicale Arcense
La Pasqua Musicale Arcense è la tradizionale manifestazione di musica perlopiù classica, sia sacra sia profana, che a prestigiose ensemble e a importanti nomi del panorama musicale europeo (quest’anno ospite d’eccezione è la pianista russa Anna Zassimova) accosta giovani musicisti locali (la corale Livia d’Arco e il coro Primavera del Coro Castel, la nuovissima orchestra giovanile d’archi della Scuola Musicale Alto Garda «Archisti Alchimisti» e, soliste con la Camerata Musicale Città di Arco, le sorelle Maria Pia e Cecilia Molinari, rispettivamente soprano e contralto).
Gli spettacoli si svolgono come tradizione negli edifici più prestigiosi di Arco, tra cui quelli religiosi, in particolare le chiese Collegiata ed evangelica della S.S. Trinità, a sottolineare il carattere ecumenico delle celebrazioni. Inoltre, nel salone delle feste del Casinò municipale, nel santuario della Madonna delle Grazie e nella chiesa della Madonna Addolorata di Bolognano, oltre che – novità di quest’anno – nel piccolo santuario della Madonna di Laghel.
Si tratta di un appuntamento di prestigio per il periodo pasquale, che da tanti anni attira un ampio pubblico e vasti consensi, mettendo in risalto una caratteristica unica della città di Arco: ospitare, accanto alle tante chiese cattoliche, anche una chiesa evangelica. Uno dei momenti di maggiore significato, oltre al concerto di Pasqua dell’Orchestra della Pasqua Musicale Arcense assieme al coro Anzolim de la Tor (domenica 16 aprile), rimane infatti la celebrazione ecumenica della Passione, cattolica e luterana, officiata insieme dal pastore evangelico Friedhelm Voges e dal decano cattolico di Arco monsignor Walter Sommavilla (venerdì 14 aprile). Un segno di «multiculturalità» e di una vicinanza alla Mitelleuropa, la cui origine risale ai tempi del Kurort, sottolineata quest’anno dallo spettacolo di chiusura, un concerto speciale tenuto dai cori Gospel Father’s Children e Katorei di Schotten, città gemellata con Arco fin dal lontano 1960.
La Pasqua Musicale Arcense si deve all’iniziativa di monsignor Flaim e del pastore Franz Otto Zanfrini, che assieme a Fausto Gobbi e Pietro Forcinella, 45 anni fa pensarono ad un calendario di concerti per il periodo pasquale. Anima artistica della manifestazione è Peter Braschkat, musicista tedesco molto legato alla città di Arco, che fondò l’orchestra della Pasqua Musicale Arcense, composta di musicisti di livello internazionale. La manifestazione ha avuto il merito di aver consolidato il rapporto con la comunità evangelica, che ha la sede proprio nella magnifica chiesa della SS. Trinità di Arco. Nel corso degli anni, poi, ai musicisti chiamati da Peter Braschkat si sono aggiunte altre risorse locali, tra cui la Camerata musicale Città di Arco, l’ensemble Niccolò d’Arco e la Scuola Musicale Alto Garda.