Recentemente, Legambiente Garda ha sollevato interrogativi sull'autenticità del coregone venduto nei supermercati, in particolare in uno situato nella provincia di Varese. L'organizzazione ha messo in discussione la presenza di "coregoni del Garda freschi" in un contesto dove la specie sembra essere scomparsa dalle acque locali a causa di un divieto di immissione di nuove uova imposto dal Ministero della Transizione ecologica da oltre tre anni. Questa situazione contrasta con il fatto che il coregone rappresentava storicamente una parte significativa del pescato nel lago e un simbolo dell'enogastronomia della zona.
In risposta alle preoccupazioni espresse dai pescatori e dalle associazioni locali, l'assessore lombardo Alessandro Beduschi ha dichiarato che Regione Lombardia sta lavorando per risolvere il divieto riguardante l'immissione del coregone nel lago. È stata avviata una collaborazione con Veneto e Trentino per condurre uno studio scientifico volto a dimostrare il riconoscimento della specie come parautoctona. Questo passo è considerato cruciale per sostenere la pesca del coregone-lavarello, fondamentale per la sopravvivenza del settore nel bacino.