Negli ultimi giorni, il fenomeno del bracconaggio ha assunto contorni preoccupanti nelle acque del Garda, dove la presenza dei coregoni continua a diminuire. Questa situazione critica è aggravata non solo dal divieto di immissione di nuovi esemplari in vigore dal 2021 e dalla difficoltà di riproduzione della specie, ma anche da segnalazioni sempre più frequenti riguardanti attività di pesca illegale. Durante il periodo della frega, che va da dicembre a gennaio, sono state elevate sanzioni a più di trenta pescatori sorpresi a violare il divieto attualmente in atto fino al 31 gennaio.
Le forze dell'ordine hanno intensificato i controlli sul territorio, scoprendo trasgressori intenti ad utilizzare attrezzature vietate come bilancini e reti abusive, oltre a pescatori senza licenza o con coregoni al di sotto della misura minima consentita di 30 centimetri. La lotta contro il bracconaggio si fa sempre più serrata, con sanzioni che possono arrivare fino a 2mila euro per coloro che continuano a mettere in pericolo questa specie già minacciata.