Ormai in largo Inviolata è in atto una specie di corsa contro il tempo. Il Co.vi.bas infatti ha provveduto a depositare il 22 dicembre scorso il ricorso firmato dall’avvocato Vanni Ceola, con richiesta di sospensiva contro la costruzione della rotatoria ormai avviata. Nell’udienza dell’11 gennaio, la prima dopo la pausa di fine anno, i giudici del tribunale amministrativo prenderanno in considerazione la richiesta di sospensiva, riviando ad un secondo momento la valutazione nel merito delle ragioni dei ricorrenti e dell’amministrazione. Nel caso che accogliessero l’istanza, disporranno il fermo del cantiere fino alla sentenza, ossia per qualche mese: ma fino a giovedì prossimo l’impresa Martinatti continua a lavorare.Per quella data dovrebbe essere riaperta via Baruffaldi, a senso unico invertito rispetto al passato, ossia da ovest ad est, dall’Inviolata verso viale Martiri. Infatti, ultimata la costruzione delle aiole davanti al conservatorio, l’impresa deve ora proseguire lavorando nel mezzo di largo Inviolata. Per farlo occorre spostare gli attuali flussi di traffico. In particolare tutti i veicoli provenienti da viale Trento e diretti in centro, anzichè scendere per viale Madruzzo o tirar dritto per via Roma, curveranno a sinistra su viale Baruffaldi e poi a destra su viale Martiri. Su questo viale solo l’ultimo tratto rimarrà a senso unico verso nord. Sulla porzione dietro la «cesura» dell’Inviolata cambierà la direzione, e le auto andranno verso sud, verso la fermata dei bus e l’incrocio del bar Livio. La direzione lavori ha previsto anche il riavvio del semaforo all’incrocio con viale Madruzzo, ora sul giallo stabile perchè lì non ci sono flussi che si possano sovrapporre. Con la nuova disciplina invece le cose cambiano: scendendo da viale Madruzzo, arriveranno automobili anche dalla sinistra, come quando il viale era a doppio senso di marcia.Il Covibas nel suo ricorso sostiene che la delibera con cui la giunta comunale ha riapprovato la costruzione della rotonda è illegittima in quanto la rotonda stessa è prevista solo dal prg, che pur avendo avuto due adozioni, non è ancora stato approvato in via definitiva dalla Giunta provinciale e quindi non è in vigore. Fino a quel giorno lo strumento urbanistico rimane il piano comprensoriale, in base al quale la rotonda non sarebbe ammessa. La giunta non è d’accordo e si appoggia anche al piano traffico, ormai approvato, nel quale la rotonda è inserita.
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Fra sette giorni il Tar potrebbe ordinare lo stop ai lavori
Corsa contro il tempo all’Inviolata
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