venerdì, Dicembre 27, 2024
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Apre sabato, con inaugurazione alle 11 in Rocca, la mostra "Culti nella preistoria delle Alpi", una raccolta di reperti e documenta-zioni interamente dedicati alla civiltà preistorica lungo l'arco alpino

Così pregavano i nostri antenati

Quasi un’anteprima di ciò che sarà, a breve, la sezione archeologica permanente del Museo Civico rivano. Apre infatti sabato, con inaugurazione alle 11 in Rocca, la mostra “Culti nella preistoria delle Alpi”, una raccolta di reperti e documenta-zioni interamente dedicati alla civiltà preistorica lungo l’arco alpino. La mostra ha già avuto altre tappe in Italia e nei paesi che si affacciano sulle Alpi, ed ora approda a Riva in una versione rivista e corretta per renderla più vicina alla realtà sto-rica ed archeologica della nostra zona. Circa 500 i reperti in mostra provenienti da diciotto musei di Austria, Germania, Liechtenstein, Svizzera e Italia. L’interesse per il nostro patrimonio archeologico è notevole ed è cresciuto negli ultimi anni grazie a nuove campagne di scavo come di quella di monte S. Martino, tra Campi e Pranzo, dove si conserva quella che gli esperti ancora oggi definiscono la più grande cittadella retico-romana delle Alpi. La mostra propone un viaggio ideale che esplora gli aspetti ideologici, religiosi e cultuali delle popolazioni della tarda età del Bronzo alla rmanizzazione (primo secolo a.C.). Oggetti votivi, immagini e ricostruzioni dei luoghi di culto e le poche (e per questo preziose) iscrizioni retiche e venetiche sono “le chiavi” con le quali l’archeologia tenta di penetrare nella sfera immateriale della vita di uomini e donne che non hanno lasciato memoria scritta di sé e della propria visione del mondo terreno e ultraterreno. Si individuano le forme tipiche del culto in luoghi votivi legati alle vette, all’acqua, al fuoco, da cui appare immediatamente il legame con un ambiente non facile da dominare. L’edizione rivana della mostra è stata ampliata per evidenziare ulteriormente le te-stimonianze trentine e in particolare locali: dagli eccezionali rinvenimenti delle statue stele di Arco, ai reperti di S.Martino. Il Museo organizza anche altre iniziative di contorno: attività didattica per i bambini, visite guidate, un ciclo di conferenze per l’estate. Mentre a S. Martino si ricomincerà a scavare.

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