La Guardia costiera ausiliaria della Regione Lombardia è pronta all’operatività sul bacino del lago di Garda. Ma se è chiara l’ubicazione sulla sponda bresciana, Desenzano o Salò, della prima centrale operativa, ancora tutto da definire è l’inizio dell’attività.«Siamo certi di partire anche sul Garda ma resta da verificare se riusciremo a farlo già con la prossima stagione estiva» ha detto ieri Franco Castagnino, presidente regionale della Gca, in conferenza stampa al porto Manfredi di Peschiera. All’incontro hanno partecipato rappresentanti delle associazioni e delle forze dell’ordine già in servizio sul Garda: sono queste, infatti, le realtà operative con cui si confronta, seppur con differenti modalità, la Guardia costiera ausiliaria.«Siamo un servizio di volontariato specializzato per l’ambiente marittimo; non siamo né intendiamo diventare un’alternativa alle istituzioni e alle forze di polizia con le quali collaboriamo – ha precisato ieri l’ispettore regionale Andrea Rota – diverso, invece, il rapporto con le associazioni: la Guardia costiera ausiliaria è un’associazione di associazioni; sono queste che scelgono di aderire al nostro servizio di volontariato specializzato per l’ambiente marittimo».Un processo di raccordo che la Gca ha avviato lo scorso anno sul lago di Como, con la centrale operativa di Mandello, e che potrebbe avere nel lago di Garda un secondo passaggio verso l’obiettivo nel lungo termine dell’organizzazione: la nascita di un Centro regionale di assistenza, raggiungibile telefonicamente 24 ore al giorno, che coordinerà tutti gli interventi dei Centri operativi sul territorio.«Quella di oggi è dunque una presentazione della nostra attività e della disponibilità ad essere presenti sul Garda in aiuto a chi già presta servizio in acqua. Ora si tratta di vedere se e quando questa proposta potrà essere concretizzata grazie alla collaborazione e alla disponibilità di autorità ed associazioni locali».A rendere ancora più complesso il progetto c’è la suddivisione di competenze e le diversità di normative tra regioni e province che si affacciano sul bacino gardesano. Ma in questo scenario, sostengono i dirigenti «l’attività della Guardia costiera ausiliaria potrebbe rivelarsi utile anche come volano di promozione turistica oltre che rappresentare un riferimento sicuro sia per l’elevato numero di diportisti che per la salvaguardia dell’ambiente naturale in cui si trovano».La Gca, infatti, si interessa soprattutto delle imbarcazioni minori, quelle non soggette alla rigida normativa ed ai controlli della navigazione internazionale, ed alle innumerevoli attività nautiche, in particolare quelle ricreative e sportive. Un esempio concreto della sua operatività viene dalla centrale di Mandello, inaugurata lo scorso 18 giugno: in nemmeno un anno é raddoppiato il numero di volontari che oggi conta quaranta unità che dal 18 giugno al 1° ottobre 2006 hanno effettuato 270 interventi tra controlli e soccorsi. Ma se l’aspetto operativo si concentra soprattutto nei mesi estivi, l’attività della Guardia costiera ausiliaria è distribuita nell’arco di tutto l’anno: i volontari, infatti, seguono corsi e stages di formazione e aggiornamento; prestano supporto a manifestazioni ed eventi; effettuano a loro volta attività di informazione nelle scuole e attraverso conferenze per promuovere la cultura della sicurezza in acqua.
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Desenzano e Salò sono i paesi candidati per la sede. Ancora qualche incertezza invece sull’inizio dell’attività. Prepara il debutto la Guardia costiera ausiliaria della Regione