Silvana, operatrice ambientale di Garda Uno, è stata recentemente immortalata accanto al Direttore dell’Igiene urbana Massimo Pedercini e al Responsabile operativo dell’area Nord, Luca Benedetti. La sua assunzione, avvenuta lo scorso anno attraverso un bando che ha visto una partecipazione significativa del pubblico femminile, rappresenta un passo importante verso la diversificazione della forza lavoro in un settore tradizionalmente dominato dagli uomini.
Attualmente, Garda Uno conta 221 dipendenti, di cui 42 sono donne, corrispondenti a una percentuale del 19%. Questa situazione è influenzata dal fatto che la maggior parte dei lavoratori sono operai impegnati principalmente nelle attività legate all’igiene urbana e alla raccolta dei rifiuti. Tuttavia, si sta registrando una crescita costante nel numero di operatrici ambientali: nel 2021 erano solo due, mentre nel 2022 il numero è salito a tre. Nel 2023 si contavano quattro operatrici e l’anno scorso questo dato ha raggiunto undici unità.
Le politiche aziendali orientate alla conciliazione tra vita familiare e lavoro sembrano giocare un ruolo cruciale in questa evoluzione. Come evidenziato nell’ultimo Bilancio di sostenibilità redatto nel 2024, Garda Uno ha implementato misure per garantire ai neogenitori la possibilità di gestire le esigenze familiari senza compromettere le opportunità professionali. Questo approccio potrebbe aver contribuito ad attrarre un numero crescente di donne interessate a intraprendere carriere in questo ambito.
Anche nei ruoli amministrativi e specialistici – che includono ingegneri, ragionieri e geometri – si nota un incremento della presenza femminile. Tra il 2022 e il 2023, il numero delle impiegate è passato da 27 a 31 unità. Il trend positivo è proseguito anche nel 2024 con l’arrivo di ulteriori operatrici.
Garda Uno si dimostra così non solo come un punto di riferimento per i servizi ambientali ma anche come esempio di inclusività e progresso nella parità di genere nel mondo del lavoro.