I pescatori del Lago di Garda stanno affrontando una crisi senza precedenti, con un crollo del 90% nel pescato rispetto agli anni precedenti. Simone Bocchio, un pescatore professionista di quarta generazione, ha riportato che le reti sono spesso vuote e molte specie, come coregoni, persici e sardine, sono praticamente scomparse. La situazione è così grave che molti pescatori stanno considerando di abbandonare la professione.
Il fermo della pesca del coregone ha avuto un impatto devastante sul settore, che già contava su un numero ridotto di pescatori: circa 35 sulla sponda bresciana e 60 su quella veronese. A peggiorare la situazione è la drastica diminuzione delle sardine e dei persici. I pescatori stanno organizzando una riunione ad agosto a Manerba per discutere il futuro della pesca nel lago. La crisi sta mettendo a rischio non solo le tradizioni locali ma anche l'economia legata alla pesca nella regione.