lunedì, Dicembre 23, 2024
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Firmato l’accordo fra Comuni, Provincia, Regione e Soprintendenza

Cultura «tecnologica»: un museo a cielo aperto

Un unico, grande museo all’aperto, per visitare i luoghi storici del basso Garda.È il succo di un accordo per la valorizzazione dei siti archeologici del Benaco che coinvolgerà i comuni di Manerba, Sirmione, Desenzano, Lonato e Toscolano Maderno.Promosso dalla Provincia di Brescia, dalla Regione in collaborazione con la Soprintendenza per i beni archeologici, il progetto prevede la realizzazione e il posizionamento di nuovi supporti informativi per promuovere e migliorare la fruizione dei siti archeologici nel basso Garda.UNA SPESA complessiva di 78mila euro da destinare alla la creazione di nuove infrastrutture multimediali per un progetto di sviluppo turistico, già inserito in un itinerario regionale promosso da Ma.Net, la rete dei musei e dei parchi archeologici delle province di Brescia, Cremona e Mantova. Attraverso monitor da 32 pollici interattivi, il visitatore avrà la possibilità di conoscere tutte le realtà archeologiche del Garda. Le postazioni sono studiate per proporre informazioni e approfondimenti in italiano, inglese, francese e tedesco.I PALINSESTI verranno inoltre realizzati per essere aggiornati e integrati in modo semplice e veloce, al fine di permettere al singolo Comune di sfruttare il servizio anche per divulgare iniziative specifiche in campo turistico e culturale.Si tratta dunque di una nuova forma di turismo che permetterà ai visitatori di conoscere l’altro volto delle bellezze del Garda, fatto non solo di lago, natura e gastronomia, ma anche di paesaggi che portano testimonianze storiche del passato benacense. Basta pensare alla Rocca di Manerba dove sono presenti tracce di un insediamento del tardo neolitico e le Grotte di Catullo con la villa romana del primo secolo a.C. o quelle di Desenzano (con gli splendidi mosaici pavimentali) e di Toscolano di proprietà dei Nonii. Da non dimenticare il Lavagnone dove fu ritrovato l’aratro più antico del mondo e le Fornaci romane a Lonato. «Grazie alla sua efficacia e versatilità – spiegano i curatori del progetto – il sistema risulta è fatto su misuraper le giovani generazioni. La semplicità d’uso e l’intuitivit rendono il servizio adatto anche a tutti quelli che hanno poca dimestichezza con le nuove tecnologie».

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