Nel giugno ’97 il 30enne Marco Battaggia, di Mestre, ha attraversato il lago di Garda (con le pinne) in 21 ore e 58’. Nell’ottobre ’99 il 44enne sloveno Martin Streel, recordman mondiale di nuoto su distanze estreme, ha fatto ancora meglio: 21 ore, 25’32″. E senza pinne. Partiti entrambi da Riva, sono riusciti ad arrivare nel porto di Desenzano non senza fatica. La distanza: circa 60 chilometri. Prima di loro, nell’87, ci provò un avvocato barese (Pinto): si tuffò a Desenzano ma perse l’orientamento e andò ad arenarsi nelle secche di Lazise, sulla sponda veronese. Di questi giorni la notizia di un altro tentativo. Stavolta ci proverà un trentino, Christian Sartori, 32 anni, agente di Polizia, giocatore di Basket in C2. Martedì 21 agosto, alle 7, prenderà il via dalla spiaggia dei Sabbioni di Riva, e cercherà di raggiungere le grotte di Catullo a Sirmione. Lo accompagneranno tre canoe, che fungeranno da indicatore direzionale, e un cabinato munito di Gps, lo strumento in grado di fornire le coordinate direzionali, collegato alla rete satellitare. Indosserà una muta e un paio di pinne, ordinate tramite Internet ad una ditta americana che le fornisce ai Navy Seals e ai Marò italiani, i reparti speciali del battaglione San Marco. L’obiettivo di Sartori è di chiudere in 20 ore. «Mi sto preparando da un mese e mezzo – ha dichiarato -. Nuoto tre giorni, il quarto mi riposo, anche se in realtà nel periodo di relax salgo in sella alla mountain bike e percorro una quarantina di chilometri». Il tratto da Riva a Sirmione misura 49 chilometri esatti. Ma, a causa delle correnti, non sempre è possibile mantenere una linea verticale. «In mare – dichiarò al termine del suo tentativo Strel – l’acqua salata dà fastidio alle labbra e al volto. Nel lago invece ho trovato mulinelli. Nei primi 30 chilometri le condizioni atmosferiche erano pessime. Il Peler che soffia da nord sollevava onde. Poi scrosci di pioggia. Nella notte, i problemi sono stati causati dalla temperatura fredda». Gli accompagnatori (un medico, l’allenatore, un sub e una pilotina della Fraglia Vela) calcolarono che, zigzagando, avesse superato i 70 chilometri. Ogni venti minuti, lo sloveno si fermava per afferrare una bottiglia di plastica, contenente pasta e riso diluiti in brodo. Maestro di musica e ambasciatore onorario del WWF, Strel non era nuovo a imprese simili. Aveva infatti attraversato il canale della Manica, da Dover a Calais, il tratto di mare fra la Tunisia e l’isola di Pantelleria, e da Lignano a Ravenna (162 chilometri). Quanto a Battaggia, si trovò in gravi difficoltà. Scelse la notte più corta dell’anno, tra il 21 e il 22 giugno ’97, ma fu costretto a lottare contro una brutta perturbazione. Un temporale e la temperatura dell’acqua (appena 14 gradi) ne frenarono lo slancio. Il cattivo funzionamento della slitta galleggiante a traino, utilizzata come riferimento, obbligò gli accompagnatori a fissare sulla testa dell’atleta alcune luci fosforescenti, per poterlo guidare con l’oscurità. A metà strada, poi, le correnti contrarie. Per essere sicuro di farcela, Sartori segue una speciale dieta ipocalorica, preparata ad hoc dalla dietista-nutrizionista Alina Suder, polacca d’origine ma da anni a Riva. Assume quotidianamente dalle 5 mila alle 7 mila calorie, per aumentare la massa grassa del corpo, portandola circa al 25% del peso, che è di 86 chilogrammi. Durante la nuotata dovrebbe perdere tra i sette e gli otto chili. «Non intendo battere nessun record – afferma Christian -. L’impresa starà nel giungere a Sirmione. Ringrazio da subito gli amici che mi seguiranno: i volontari dell´Associazione trentina di salvataggio, la società Canottieri Virtus. Grazie anche a tutti coloro che mi hanno sostenuto e mi sono vicini. Conto di riuscire nell’attraversata in un tempo stimato tra 16 e 22 ore. Poi, nella penisola di Catullo, andremo tutti a mangiare una pizza. Sperando di poter festeggiare l’impresa».
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Martedì prossimo Christian Sartori, 32 anni, agente di Polizia, tenterà la traversata.Venti ore in acqua per un’impresa lunga 49 km
Da Riva a Sirmione a nuoto
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