Dopo il successo dello scorso anno è stata avviata la seconda edizione di “Brescia Photo Festival” dedicata a collezioni e collezionisti, e la novità è che da prestigiosi spazi cittadini del Museo di Santa Giulia e del Ma.Co.f. e del Mo.Ca., ha raggiunto anche località di pregio della provincia come Desenzano e Montichiari.
La mostra “Tre Per Uno – Dalla Collezione Paolo Clerici” è ospitata nella sede del Ma.Co.f., presso Palazzo Martinengo Colleoni (Mo.Ca.), fino al 29 luglio.
Paolo Clerici, un grande collezionista italiano di fotografie, presenta i suoi “gioielli”: non solo una raccolta di immagini di celebrati artisti, ma il loro cammino creativo.
Sulle pareti del Mo.Ca. ammiriamo la sua collezione di grandi firme e di varie storie . Almeno tre gli scatti, anche di più. La mostra documenta tante piccole “personali” all’interno di una “collettiva permanente” progettata con passione e costruita con professionalità.
Fra gli autori prediletti: Lucien Clergue, Mario Giacomelli, Robert Mapplethorpe, Duane Michals, Helmut Newton, Leslie Krims, Sandy Skoglund, Joyce Tenneson, William Klein. Alcuni intriganti, altri di impegnati, realistici o sognanti. Immagini delicate si alternano a quelle di intensa sensualità. Il più immaginifico Sandy Skoglund con Cats in Paris: gatti giallo-verde luminescenti sui grigi tetti di Parigi, e Shimmering-Madness (1998) figure umane a passo di danza, sorte da tanti piccoli confetti colorati
Star & Starlette
Accendiamo i riflettori anche sulla Galleria Civica “G.B. Bosio” di Desenzano, che fino a metà luglio espone Star & Starlette –
I miti del cinema dagli anni ’50 ad oggi nelle immagini della collezione Ma.Co.f.
Per i visitatori professionisti sono importanti le firme dei fotografi Tazio Secchiroli, Giuseppe Palmas, Ezio Vitale, Elio Sorci, Rodrigo Pais, Alberto Durazzi (ognuno con il proprio taglio professionale, il proprio stile); ma i visitatori sono affascinati dalle immagini, che destano nostalgia e sorpresa.
Nel corso degli anni ’50 nasceva il fenomeno del “paparazzi” (fotografi che ritraevano i protagonisti della “Dolce Vita” in pose e atteggiamenti a volte non autorizzati) a volte ricercati, da star che desideravano emergere, apparire su riviste patinate, testimonial di avvenenza e successo.
Nella mostra vengono esposti esemplari di quelle pubblicazioni, accattivanti per la clientela degli anni ’50, suggestionata dal mondo dorato del cinema. Eccole allora in posa davanti all’obiettivo le icone vintage, lo sguardo. del fotografo ha immortalato il fascino di Sofia Loren, gli accattivanti ritratti di Gina Lollobrigida, le immagini delicate di Virna Lisi, quelle seduttive di Silvia Koscina, provocanti di Brigitte Bardot, intense di Claudia Cardinale, eleganti di Audrey Hepburn, sventate di Monica Vitti, poi Anita Ekberg e pruriginosa, Sandra Milo.
Tutte star seducenti del recente passato, in grado di affascinare noi tutti!
Info: www.bresciaphotofestival.it www.macof.it e www.bresciamusei.it
L’età dell’eleganza
Nelle sale al piano terra, della bella cornice di Palazzo Lechi a Montichiari, si gustano gli album di antiche famiglie di origini bresciana. “Memorie fotografiche dalle collezioni di nobili famiglie” in mostra fino al 9 settembre 2018.
Sono un centinaio di fotografie, tra il 1858 e il 1914, tratte da archivi preziosi, fra le originali, che catturano lo sguardo dell’osservatore.
I nobili, bambini, adulti e anziani si presentano in ritratti famigliari, in costume per teatrini domestici, abbigliati per la villeggiatura o per appuntamenti mondani. Sfoggiano un’eleganza discreta, secondo etichetta. Ciascuno nella posa più eloquente, con abito e accessori adatti per le varie occasioni.
Si passa da nobildonne con abiti scuri, decorati con pizzi, fiocchi, a giovani signore con abiti più chiari ornati da nastri. Si impongono il generale T. Lechi, accanto al puntale di una bandiera, il diplomatico A. Fè d’Ostiani, ritratto nell’alta uniforme di ambasciatore, D. Valotti, il primo sindaco di Brescia, dopo l’Unità d’Italia, fotografato nel 1859 con la moglie e il figlio.
Ecco allora le Famiglie Agliardi e Moroni davanti a Villa Agliardi a Faverzano (BS): anche le donne usano la giacca, su gonne più ampie nella parte posteriore della figura, per una balza di tela inamidata. L’arciduchessa M. Sergeevna Annenkova, figlia adottiva dello Zar Nicola I e moglie di Gaetano de Ferrari (1910), è ripresa dalla Villa di Isola del Garda, con un tipico copricapo russo; mentre I. Brunelli Ugoni posa in abito da contadina mentre “pettina” della canapa.
I fratelli Salvadego Molin vestono abiti tradizionali sardi, è con loro il Duca Amedeo di Savoia.
Tra le famiglie nobili, riprese nelle ville di campagna o nei palazzi di città, trionfa una giovane contessa Bettoni Cassago, ritratta in primo piano, con una semplice gonna lunga e una camicetta dai bordi ricamati, sullo sfondo si stagliano le statue, gli archi, i terrazzamenti dello splendido parco di Villa Bettoni a Bogliaco.
Altre aristocratiche sfoggiano abiti per il rito del tè fino agli abiti da sera, con maniche vezzose e rigonfie, gonne ampie, decorate con perle, nastri e paillettes.
L’elegia di un’eleganza garbata, molto accattivante, grazie alla cura di P. Boifava con B.Bertoli e M. Pontoglio Emili.
Info: www.montichiarimusei.it.
Mariateresa Martini