È un omaggio a Gianni Caproni, uno degli Arcensi più illustri, ingegnere aeronautico, imprenditore e pioniere dell’aviazione le cui gesta sono nei libri di storia di tutto il mondo, e più in generale al volo, simbolo della spinta umana ad andare oltre, a realizzare i progetti più ambiziosi, ad inseguire i sogni, a superare i propri limiti. «Dal nido in volo», opera del comasco Boris Proietti, rappresenta un antico biplano in volo, destrutturato come il disegno di un bambino, semplice e divertente come un gioco, colorato e dinamico. L’opera dalla mattina di lunedì 22 agosto fa bella mostra di sé all’entrata dell’asilo nido «Millecolori» alle Braile.
L’opera, prevista dalla legge provinciale n. 2 del 3 gennaio 1983 («Norme per l’esecuzione di lavori pubblici di interesse provinciale»), è stata scelta con un concorso che si è concluso lo scorso 15 giugno (consegna degli elaborati richiesti) e il cui obiettivo è la valorizzazione dell’ingresso del nuovo edificio. Il bando aveva per tema la figura di Gianni Caproni, che nella sua vita densa di sfide e di successi ha sempre dimostrato una particolare attenzione al mondo dell’infanzia, e prevedeva dimensioni e materiali a scelta, con la richiesta di un linguaggio accessibile a tutti. Altre richieste: che l’opera si armonizzi con l’edificio e con il contesto pedagogico, e che stimoli l’interesse e la fantasia dei bambini. Al vincitore è stato riservato un premio di 29.500 euro, comprensivo di tutti i costi di realizzazione e di installazione dell’opera.
La commissione giudicatrice, composta dall’assessore alla cultura Stefano Miori (con funzione di presidente), Andra Santini (in qualità di direttore dei lavori del nuovo asilo nido), Patrizia Buonanno (esperto designato dalle associazioni artistiche provinciali) e Sandro Flaim (per la Soprintendenza ai beni culturali), segretario Lucia Burigo del Servizio opere pubbliche del Comune di Arco, si è riunita il giorno seguente alla scadenza, giovedì 16 giugno, e all’unanimità ha scelto tra le 19 opere pervenute «Dal nido in volo» di Boris Proietti, con la seguente motivazione: «L’artista ha saputo interpretare con un’immagine contemporanea le tematiche richieste, proponendo un’opera che è non solo un esplicito omaggio a Gianni Caproni, progettista di aerei, e alla sua passione per il volo, simbolo di leggerezza e fantasia, bensì anche un richiamo al mondo dell’infanzia e ai bambini, per i quali lo stesso Caproni ha sempre mostrato attenzione e affetto. L’opera proposta dall’artista unisce la rigorosa tecnologia aeronautica con l’immaginazione infantile, realizzando un aereo giocoso dove l’elica diventa una girandola colorata, che può ruotare anche con una leggera brezza, la coda una biglia e la vorticosa traiettoria una lunga scia di colore. I materiali proposti per la realizzazione dell’opera, acciaio inox, alluminio satinato, lexan acrilico, vetroresina, sono attuali e la scelta di verniciare la grande girandola e la scia in lexan acrilico flessibile con vernice poliuretanica bi-componente in tutti i colori dell’arcobaleno è un riferimento all’asilo nido il cui nome è Millecolori».
«Gianni Caproni è una figura molto nota anche dalle nostre parti – spiega l’artista Boris Proietti – perché anche nel comasco aveva aperto parecchi stabilimenti, perfino mio suocero ci ha lavorato, compreso durante la guerra, quando si producevano armamenti. Per l’opera ho pensato subito ad un aereo, uno dei suoi celebri biplani, ma l’ho trasformato guardandolo con gli occhi di un bambino e riducendolo ai suoi elementi essenziali. Io di norma lavoro con la ceramica ma in questo caso era chiaro che ci volevano materiali legati alla tecnologia, allora ho chiesto aiuto ad un amico fabbro che mi ha supportato in tutta la realizzazione».