Dal pesce alle danze: gran finale per la festa di S.Fermo

Proseguono oggi i festeggiamenti, iniziati ieri, in onore del patrono della parrocchia di Portese. San Fermo acquista una particolare devozione durante la seconda guerra mondiale, quando le madri dei soldati portesini, impegnati al fronte, si recavano alla chiesetta dedicata al santo, ai Grosti, per chiederne l’incolumità. Non a caso le preghiere erano indirizzate a questo santo, militare dell’Impero romano, poi convertitosi al cristianesimo. La devozione popolare risale al ’300, ma è dopo la seconda guerra mondiale che, ogni cinque anni, si trasporta la statua del Santo dalla chiesetta alla parrocchia. Quest’anno ci sarà semplicemente una festa paesana che, come consuetudine, cade il secondo fine settimana di agosto. «All’organizzazione – sottolinea il parroco don Giulio – hanno dato man forte i giovani che, dopo la via Crucis vivente, testimoniano ancora una volta la loro presenza nelle attività della parrocchia». Ieri sera si è potuto gustare lo spiedo tipico bresciano, oggi il menu sarà a base di pesce. A coronare il tutto la musica di gruppi amatoriali per allietare la serata e gli amanti del liscio. Gli stand gastronomici saranno aperti dalle ore 18, mentre le danze inizieranno alle 21.