Finite le ferie, tornano i problemi di tutti i giorni. E per il Comune di Riva, che avevamo lasciato prima di Ferragosto alle prese con la cosiddetta «emergenza salute lago», il più grosso di tutti è sicuramente quello di impostare con la Provincia un’efficace politica ambientale.E’ proprio su questo versante che è indirizzato un vertice tra il sindaco Cesare Malossini e il presidente della Giunta provinciale Lorenzo Dellai, vertice convocato per venerdì prossimo alle 18.30 presso il Municipio di Riva. Proprio al massimo rappresentante istituzionale del Trentino era infatti rivolta la lettera-ultimatum dello scorso 10 agosto del sindaco Cesare Malossini, dove – un po’ provocatoriamente, ma anche con decisione – veniva ventilata l’ipotesi di un ricorso al giudice civile per cautelare il Comune di fronte ad eventuali inadempienze della Provincia sul fronte della salvaguardia del lago. La lettera aveva sollevato parecchio scalpore a Trento e, in assenza di Dellai, il vicepresidente Pinter s’era affrettato a garantire una riunione a Riva di tutti gli uffici trentini in qualche modo competenti per la qualità del Garda trentino. Passate le vacanze, Dellai deve aver pensato che le problematiche sollevate a Riva dall’amministrazione comunale sono meritevoli della massima attenzione: da qui la decisione di calare personalmente in casa (leggi Municipio) di chi solleva ansie e malessere.Quanto ai temi scottanti che saranno oggetto del summit di venerdì 6 settembre, ben li riassumeva la stessa lettera perentoria di Malossini. Si faceva riferiento al fenomeno delle schiume prodotte dalla Centrale Enel di Riva; alla progressiva riduzione, anno dopo anno, della trasparenza delle acque; allo stato incontrollato dell’immissario Torrente Varone/Magnone (che emana odore nauseabondo lungo la frazione di Varone); allo stato del rio Galanzana che deve tuttora essere mantenuto con scarico in ipolimnio a tutela della balneazione; al mancato controllo differenziato nei vari comuni sulle immissioni nei collettori intercomunali delle immissioni anomale di acque meteoriche (a garanzia del buon funzionamento dei depuratori provinciali con scarico a lago); all’incontrollata crescita esponenziale degli anatidi, cigni e avifauna «da cortile» con gli effetti indotti della «grattarola» per i bagnanti e della distrizione dell’habitat (il letto di posa delle uova) delle alborelle di lago, ormai sparite; al canale Varoncello, tuttora carente di un’opera di derivazione idonea.Il sindaco si aspetta da Dellai (sicuramente accompagnato da una «task force ambientale») una serie di assicurazioni soprattutto sul coordinamento degli uffici e delle agenzie provinciali addette ai controlli del lago. E’ sul loro scollamento che sono state avanzate forti perplessità dai rivani.
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Chiamato da Malossini, il presidente della Giunta provinciale accorre: summit «ambientale» venerdì prossimo a Riva
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