La notizia che in questi giorni ha riacceso il dibattito sul depuratore del Garda riguardo alla possibilità della costruzione della struttura sul territorio di Lonato del Garda ha innescato una serie di prese di posizione da parte della politica Lonatese. L’ultima quella di tre esponenti del consiglio comune: Christian Simonetti, assessore all’ecologia e dei consiglieri Laura Diletta Capra e Cristina Treccani.
Queste le dichiarazioni integrali:
“Il progetto di depurazione che prevedeva la realizzazione dei due impianti di Gavardo e Montichiari dopo anni è stato abbandonato.
Ora viene prospettato il territorio Lonato del Garda come nuova sede senza prima averdiscusso con l’amministrazione in merito al perché, dove e come realizzarlo a Lonato.
Il progetto di Lonato del Garda prevede ancora lo scarico nel fiume Chiese e la realizzazione di un campo fotovoltaico secondo le direttive europee e tutto questo comporta un notevole consumo di suolo agricolo in una zona di pregio.
La creazione di un unico depuratore offre indubbi vantaggi in termini di costi ed efficienza, ma la soluzione migliore sarebbe potenziare il depuratore di Peschiera.
Questo impianto, gestito per il 50% dalla sponda Veronese e per il 50% da quella bresciana, una volta adeguato, sarebbe in grado di trattare tutte le acque, sia della sponda veronese che bresciana.
L’intervento è tecnicamente fattibile e comporterebbe costi di costruzione e gestione decisamente inferiori. Inoltre, grazie alle nuove tecnologie disponibili, alle nuove tubazioni posate sulla sponda veronese con conseguenti minori infiltrazioni di acque parassite e al potenziamento già previsto delle tubazioni nel tratto Desenzano – Peschiera non sarebbe necessario occupare nuove aree al di fuori del sito dell’impianto esistente che già attualmente è in grado di trattare volumi di reflui fognari nettamente superiori a quelli che dovrebbe.
In questo modo, otterremmo i benefici di un intervento unico, non avremmo consumo di suolo ma soprattutto eviteremmo lo scarico delle acque depurate nel fiume Chiese, già gravato da numerose criticità, che sono in corso di valutazione con lo studio sullo stato ecologico del fiume, finanziato con il Bilancio 2023 da Regione Lombardia.
Infatti, se da tale studio dovesse emergere l’impossibilità di scaricare nel Chiese, il progetto di Lonato del Garda, a quel punto, dovrebbe essere nuovamente rivisto in direzione Mincio.
In tal caso che senso avrebbe realizzare un nuovo depuratore sul nostro territorio ai confini di Esenta.
Credo sia giunto il momento di rivedere la dichiarazione di intenti sul livello delle acque del lago, firmata nel 2017 dalle Provincie di Mantova, Brescia e Verona, insieme al Comune di Peschiera del Garda, mantenendo un unico depuratore per le due sponde. In questo modo, eviteremmo sprechi di risorse pubbliche e danni ambientali rilevanti.”
English Version