mercoledì, Dicembre 18, 2024
HomeAttualitàDepuratore senza puzza. Il merito è della bomba
La sosta forzata dell’impianto ha spostato di un anno la data prevista, ma il progetto è stato migliorato

Depuratore senza puzza. Il merito è della bomba

Un anno di ritardo. Tanto costerà in termini di tempo il completamento dei lavori di adeguamento idraulico dell’impianto di depurazione centralizzato del lago di Garda situato a Peschiera.Il ritardo è legato al ritrovamento, lo scorso novembre, di un ordigno bellico inesploso: in quel periodo al depuratore si stava lavorando al secondo dei tre stralci in cui è stato suddiviso l’intero progetto di potenziamento della struttura. Atteso, necessario e purtroppo «ostacolato» dall’imprevedibile. Inevitabile dunque lo stop al cantiere, che è rimasto fermo sino a poche settimane fa: la bomba, infatti, di provenienza americana, che era stata sganciata durante la seconda guerra mondiale, é infatti stata disinnescata e rimossa a marzo. Ma il suo ritrovamento ha richiesto una successiva opera di bonifica completa di un’area molto più ampia; e ciò ha comportato un ulteriore allungamento dei tempi previsti per i lavori. Anche se il forzato ritardo non è stato del tutto inutile.«Anzi», commenta in chiave positiva Alberto Ardieli, direttore lavori del secondo lotto, «direi che è successo proprio il contrario. Infatti abbiamo utilizzato questa pausa per valutare e inserire nel contesto dell’intervento una variante al progetto iniziale che ci permette di migliorare la capacità di abbattimento degli odori in atmosfera dell’impianto».Variante a parte, Ardieli conferma l’avvenuta ripresa dei lavori del secondo stralcio che, dice, «dovrebbero essere ultimati nella primavera 2009: prima della prossima stagione estiva, dunque, il depuratore sarà quindi sicuramente attivo e funzionante, finalemente con tutta la sua aumentata capacità di trattamento dei liquami».Il progetto di adeguamento idraulico di cui è oggetto il depuratore di Peschiera, tutt’ora l’unico del lago di Garda, prevede un investimento complessivo pari a 16,4 milioni di euro, che sono stati finanziati per metà dal Veneto e metà dalla Lombardia. Una volta ultimati i tre lotti l’impianto potrà trattare di fatto il doppio dei liquami in entrata rispetto al passato: con il primo stralcio, già terminato con una spesa di 6,1 milioni di euro, è stata costruita la sesta linea di trattamento dei liquami provenienti dal collettore sublacuale formata da una nuova vasca di ossidazione e 2 sedimentatori .I lavori del secondo lotto, del costo di 3,8 milioni, appena ripresi, prevedono quindi il raddoppio degli impianti cosiddetti di sollevamento e del «trattamento primario» (ovvero quello che viene applicato all’inizio del processo di trasformazione dei liquami), di dissabbiatura e disoleatura con il potenziamento dei comparti di denitrificazione. Completa poi il secondo stralcio la realizzazione della tubazione di alimentazione della sesta linea di trattamento.Il terzo e conclusivo lotto (il cui progetto è già stato definito e prevede una spesa prevista pari a 6,5 milioni di euro) consiste poi nella costruzione di un impianto per la cosiddetta «defosfatazione», ovvero l’eliminazione dei fosfati, la filtrazione e la disinfezione delle acque che escono come residui a conclusione dell’intero processo produttivo del depuratore di Peschiera. Queste acque continueranno, come ora, a essere riversate nel Mincio da tutti gli scarichi che il terzo stralcio prevede di riunire. Ma con un vantaggio per l’ambiente: a lavori ultimati, infatti, nel fiume entreranno solamente acque completamente prive di inquinanti.

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

In Evidenza

Dello stesso argomento

Ultime notizie

Ultimi Video