Una significativa evoluzione nel settore della depurazione del lago di Garda è emersa con la decisione di abbandonare i progetti per due impianti a Gavardo e Montichiari, optando invece per un unico impianto a Lonato. Durante una cabina di regia presieduta dal viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Vannia Gava, si è discusso delle opere necessarie per il collettamento e la depurazione delle acque del lago. Il Ministero ha già destinato 100 milioni di euro per finanziare queste operazioni, sottolineando l'importanza di un sistema centralizzato che promette costi ridotti e maggiore efficienza.
L'incontro ha visto la partecipazione di figure chiave come il prefetto di Brescia Andrea Polichetti e la senatrice Maria Stella Gelmini. È stato analizzato lo stato dei lavori previsti per la dismissione delle condotte fognarie sublacuali, ritenute obsolete e dannose per l'ecosistema locale. Si prevede che le operazioni siano completate entro il 2030, in linea con le normative europee recenti riguardanti il riuso delle acque e le direttive sulle acque reflue. La scelta di concentrare gli sforzi su un unico impianto a Lonato rappresenta una strategia mirata a garantire una gestione sostenibile delle risorse idriche nella regione.