Franco Oneta ci ha lasciato. Dopo alcuni mesi di malattia si è spento all’età di 81 anni uno dei personaggi che ha portato allegria ai giovani degli anni ’50 del secolo scorso con i suoi personaggi ed avventure “raccontati” sui periodici come “Il Giornalino”, “Il Vittorioso”, “La settimana enigmistica”, “Sant’Antonio e i fanciulli”, ecc. ecc.
Per alcuni anni anche sulle pagine del nostro GN, mensile del lago di Garda, Oneta è stato presente con una pagina, a volte anche da colorare, che riproponeva i suoi fantastici e suggestivi lavori. Proprio con GN, attraverso una mostra allestita in occasione del concorso di pittura “Castelli e rocche del Garda” Oneta ha avuto la possibilità di presentare i suoi personaggi attraverso suoi disegni originali.
Purtroppo Franco Oneta non vedrà l’ultima sua mostra annunciata proprio oggi e che verrà inaugurata domenica mattina, 17 gennaio presso la Sala Civica di Palazzo Todeschini a Desenzano ed organizzata dall’Associazione Noalter de la ria del Lac dal titolo “Una vita sul lago in punta di matita”. Sempre disponibile alla collaborazione, attraverso sue opere, Oneta ha voluto essere sempre presente con sue “cartoline” sul giornalino parrocchiale di Maguzzano.
Franco Oneta nasce a Casalbuttano (Cremona, Italia) il 23 novembre 1934. Di famiglia modesta, a 11 anni scopre l’attitudine al disegno grazie a un concorso bandito subito dopo la guerra da Il Vittorioso. Mentre frequenta l’avviamento professionale crea le prime storie e viene incoraggiato ad approfondire gli studi artistici; si inserisce così nello studio del pittore Enrico Felisari, a Castelleone, e inizia a spedire disegni agli editori. Viene così a contatto con l’editore Pasquale Giurleo di Milano, per cui realizza, a soli 15 anni, fumetti e testi del personaggio Trottolo (in seguito ripreso dall’editore Bianconi con il nome di Trottolino).
Dopo la morte di Giurleo, completa la sua formazione con corsi serali di disegno, fino al servizio militare (a Roma e a Bolzano).
Collabora fino a metà degli anni Sessanta con il periodico per ragazzi S. Antonio e i fanciulli (poi Messaggero dei ragazzi) creando nuove serie di personaggi umoristici (Anacleto, Pallino, Giuggiola e Lenticchia, Spiritello e Robin Poot) e cimentandosi nella versione a fumetti de “L’eroe di Roncisvalle” (su testi di Fracasso).
Per il fumetto avventuroso collabora con gli editori Casarotti (Billy Rock) affiancando Pietro Gamba in Kinowa.
Per la AVE realizza diverse storie del settimanale Jolly e per il periodico Esploriamo dell’Editrice la Scuola riduce i classici “Capitani Coraggiosi” e “I Ragazzi della via Paal” oltre alle storie umoristiche di “Gendarme 00”.
Dopo il matrimonio si trasferisce a Como e inizia un lungo rapporto con la casa editrice LUG di Lione, concentrandosi dal 1963 sulle storie di Zembla, eroe della giungla, una saga tra avventura e umorismo che diventa popolarissima in Francia e nei paesi francofoni. Un lavoro di ingenti proporzioni che durerà fino al 1980, a cui collaborerà anche il fratello Fausto, a sua volta disegnatore.
Contemporaneamente, la produzione per le testate LUG si diversifica in altre serie: Bozart, Frank Universal, Wingo Scout, Rataplan, Il Piccolo Scout, Il Capitano Nero, Motoman, Fargo Jim, Galaor (con testi di G. Luigi Bonelli), “I leoni delle Termopili” e “La stella a 5 punte”.
Realizza anche la versione a fumetti del disegno animato “Oum le Dauphin Blanc” (edita in Italia da Edigamma con il titolo “Zum il delfino bianco”), riprendendo con passione il disegno umoristico. Darà vita così ai personaggi Lilla, Leti e Mac Mac, Don Sempronio(pubblicati in strisce sulla rivista femminile cattolica Madre), Olivo lo sportivo (sul mensile Piemme – Piccolo Missionario).
Nel frattempo, iniziano le affermazioni in numerose rassegne nazionali e internazionali dedicate al disegno umoristico, alla caricatura e alla satira, come il Salone dell’umorismo di Bordighera, dove ottiene prestigiosi riconoscimenti.
Nell’ambito dell’editoria italiana protre per molti anni la collaborazione con testate come La settimana enigmistica (su cui pubblica circa 10.000 vignette), Il Giornalino, Gbaby, Famiglia TV. Sui periodici S. Paolo la sua creatività si esercita su tutti i fronti: biografie per “I grandi del calcio”, storie avventurose come la serie “Ciass Airport”, illustrazioni, tavole didattiche, copertine, Diario G, fumetti pubblicitari come “Poochie e Robotix” e moltissimi disegni umoristici.
In concomitanza con la presenza televisiva di serie popolari come “Sherlock Holmes” (dei fratelli Pagot), “Foofur”, “Snorky” e soprattutto i personaggi di Hanna e Barbera (“I Pronipoti”, “Gli Antenati”, “Yoghi” e “Scooby Doo”) disegna versioni illustrate e a fumetti. Si sviluppano così anche altre incursioni nel mondo dei media: una trentina di disegni per il programma RAI sull’ecologia “Natura con rabbia e con amore”, la riduzione a fumetti del film animato “The Pagemaster” (Oscar per gli effetti speciali), un CD-ROM sul catechismo per bambini della S. Paolo Audiovisivi.
All’inizio del 2012 la Città di Desenzano del Garda, dove l’autore risiede e lavora da tempo, gli dedica la mostra “Franco Oneta: Viaggio nel mondo dei fumetti e dell’illustrazione tra fantasia e spiritualità” con l’esposizione di opere edite e inedite.
Ciao Franco ci mancherai tanto e sarai sempre nei nostri cuori!
Grazie di tutto Franco,sarai sempre vivo nel nostro cuore anche per le molte vignette personalizzate che ci hai dedicato.Famiglia Ruffoni.