Per la prima volta nella sua storia Desenzano avrà un suo grande parco verde. Un polmone splendido, in posizione accattivante, dalla quale si gode un panorama incomparabile: da un lato la campagna, dall’altro il lago di Garda, la penisola di Sirmione e, più in fondo, la Rocca di Manerba. Le ruspe cominceranno in queste ore a modellare il piccolo altopiano del «Parco delle Piscine», come viene battezzata per ora questa zona, al cui interno, caso davvero curioso, si estende un piccolo stagno che ha una forma simile al lago di Garda. Salvo intoppi, secondo le previsioni fatte dall’assessore ai Lavori pubblici Tommaso Giardino nel corso della presentazione ufficiale del progetto, il parco dovrebbe essere consegnato alla popolazione nella prossima estate, al massimo in autunno. Sicuramente si tratta di un’opera destinata a restare scritta nella storia della citadina gardesana, perchè oltre 120 mila metri quadri di verde, con un’infinità di infrastrutture e servizi, non sono poca cosa. Solo lo stagno ha una superficie di quasi 5 mila metri quadri. Un’opera, un polmone, di cui si avvertiva davvero la mancanza. Gli unici giardinetti finora esistenti sono dislocati vicino al lungolago, o lungo la statale, in posizione svantaggiata perchè nessuno sente la voglia di andarci: con l’aria irrespirabile causata dagli scarichi di gas dei veicoli che transitano a due passi, come non dare ragione alla gente? Questo invece è un «signor» parco, forse un po’ decentrato rispetto al centro storico, ma pur sempre raggiungibile comodamente con un’auto e vicinissimo alla zona nuova della cittadina, quella più densamente popolata. E con la comodità anche di poter usufruire di alcuni parcheggi vicini. Il Parco delle piscine, che si trova dietro al centro sportivo (piscina e stadio comunale «Tre stelle») di via Giotto, era già stato abbozzato nel vecchio Piano regolatore desenzanese. Un’area che, per impedire che andasse in mano agli speculatori edilizi, è rimasta intatta e consegnata sia ai desenzanesi che ai turisti. La passata Giunta Rocca con alcune varianti, che pure furono al centro di polemiche con la minoranza, riuscì ad acquisire l’intera area gratuitamente grazie ad una convenzione con i privati, le ditte Gilmar e Dolcini. Poi, la Giunta attuale di centrodestra, guidata dal sindaco Cino Anelli, ha chiuso definitivamente il cerchio, portando a casa finalmente il parco e il suo progetto esecutivo redatto dall’Ufficio tecnico comunale. Quasi 700 milioni di lire saranno a carico dei privati mentre oltre mezzo miliardo toccherà invece al Comune. L’area è interamente di proprietà dell’amministrazione municipale. Un’occhiata ora al parco, o meglio a quello che i cittadini potranno vedere tra sei mesi. Gli ingressi principali saranno situati in via Giotto, via Comboni e via Michelangelo, in prossimità dei parcheggi auto. L’intera area verde verrà recintata; è prevista comunque la presenza di personale di guardia e di manutenzione che verrà incaricato attraverso una convenzione. All’interno, ovviamente, saranno segnati dei percorsi ciclopedonabili, non mancherà un chiosco-bar e dei punti (ma non è certo ancora) dove sostare per un pic-nic. Ci saranno naturalmente numerose panchine, il prato verrà mantenuto nella sua originaria flora, cioè non rasato in stile inglese. Per i piccoli ma anche per i più grandi il progetto prevede un campetto per il gioco del calcetto, una pista di pattinaggio, tre campi da basket e altri sport, con rampe per i disabili. Con l’assessore Giardino, erano presenti anche l’ingegnere Lorenzo Peretti, capo dell’Ufficio tecnico, quindi alcuni consiglieri di Forza Italia con il capogruppo Lorenzo Cipriani, che ha ricordato l’impegno del suo partito nel portare a conclusione numerose opere pubbliche. Per il futuro, ha sottolineato Maria Stella Gelmini, dovrebbero essere pronti la Spiaggia d’Oro – un intervento molto atteso -, la passeggiata a lago di Rivoltella e il sottopasso di via Pratomaggiore.