lunedì, Febbraio 24, 2025
HomeAttualitàDibattito sui lavori in paese
Dogana veneta, dal restauro spunta il mistero del ponte

Dibattito sui lavori in paese

Ponte sì, ponte no. Questo è l’interrogativo che la gente, gli operatori turistici, i residenti, i turisti si stanno ponendo, di fronte ai lavori ormai in via di ultimazione per il recupero e il restauro della dogana veneta. Si parla di ponte, anche se a prima vista pare proprio non c’entri per nulla con il restauro. Eppure nella presentazione per immagini del reupero della struttura di ponte si parla eccome. Il ponte, qualora collocato, dovrebbe consentire l’accesso alla dogana direttamente dal lungolago, senza dover percorrere via Francesco Fontana, parte del porto vecchio, oltrepassare la chiesetta di San Nicolò e quindi accedere all’entrata della dogana. Lo stesso manufatto consentirebbe anche il movimento contrario, ovviamente pedoanle, dalla dogana al lungolago, oltrepassando quindi il varco d’acqua che dà accesso ai natanti alla darsena, ovvero al porto vecchio. La nuova struttura che dovrebbe essere collocata a ridosso della dogana dovrebbe essere realizzata in policarbonato: un manufatto leggerissimo, amovibile all’occorrenza, il cui costo non oltrepasserebbe i 25mila euro. Per il momento l’amministrazione comunale, sull’argomento, non ha ancora deciso. Per onore del vero nel progetto originario del ponte non si è mai trattato, né dal punto di vista progettuale, né tantomeno di spesa. Le immagini però sono bastate ad avviare la discussione fra la gente, con la popolazione già divisa tra favorevoli e contrari. Per onore del vero, dai primi dati desunti da una indagine condotta artigianalmente, ovviamente ascoltando la gente sul porto, in questi giorni di estate, emerge che i favorevoli all’opzione ponte sono la maggioranza. Occorrerà comunque indagare più a fondo e l’incarico spetterà proprio a chi avrà il compito di decidere sull’argomento. «Sarei molo contento di questo eventuale ponte», spiega Gianni Olivetti, noleggaitore di barche al porto, «perché consentirebbe l’accesso veloce alla zona della dogana da parte dei turisti. Il ponte poi limiterebbe finalmente l’accesso nel porto di natanti occasionali e abusivi. C’è il divieto, ma nessuno lo rispetta». «Se la struttura è elegante e funzionale credo vada a valorizzare il sito e porti quindi molta gente a godere delle bellezze della dogana», afferma Enzo Tosi, risioratore, «anche se a noi personalemnte potrebbe portare qualche turbativa visto che operiamo proprio qui vicino. Ma innovare serve a portare nuova gente a Lazise». «A patto che non porti un impatto ambientale», sostiene il presidente dei ristoratori di Lazise, Sante Pasqualini, «sono convinto che un ponte magari in legno arredi e invogli i turisti a visitare da vicino la dogana. Deve essere una struttura bella e armoniosa. Se impatta troppo con l’ambiente, credo non debba essere considerata». «Per me la dogana deve restare com’è», si esprime un vecchio pescatore, «perché è sempre stata così e così deve restare. Il ponte non serve». «Il ponte, a mio parere», dichiara Alberto Scipolo, «completerebbe un’opera importante, che ha impegnato molto l’amministrazione nel suo recupero». La discussione però continua.

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

In Evidenza

Dello stesso argomento

Ultime notizie

Ultimi Video