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Die perle am Gardasee: immagini del lago di Garda negli anni venti

Lago di Garda, anni Venti. Un anonimo turista tedesco compie un viaggio sul Garda e ne riporta un delicato racconto in un breve film privato, che si fa, a quasi un secolo di distanza, documento storico. Il turista impreziosisce il suo racconto filmico con note bianco su nero, in pieno stile del cinema muto di quegli anni. Riva del Garda, «Die Perle am Gardasee», è descritta con minuzia di particolari.

Parte dalle suggestioni evocate dall’omonimo filmato, per dipanarsi lungo un percorso fotografico attraverso le principali località del lago di Garda, la mostra Die Perle am Gardasee. Immagini del lago di Garda negli anni Venti, con la quale il MAG prosegue il suo pluriennale progetto espositivo dedicato alla fotografia storica del paesaggio gardesano.

Nel video Riva – Die Perle am Gardasee (seconda metà anni Venti, 35mm, 6′) si scorge una Riva curata, affollata. Si intuisce il fermento della ricostruzione, palese nello scavo che porterà, pochi anni dopo, alla costruizione dell’imponente Centrale del Ponale. Alcuni delicati passaggi fanno sorridere lo spettatore: la pericolosa verticale di un bambino su un parapetto, il bimbo che si mette in posa davanti alla fanfara per farsi riprendere. Torbole, descritta come «villaggio di pescatori», appare come un gruppo di case affacciate sul lago, con barche in costruzione e lavandaie al lavoro, interrotte dall’anonimo autore che fa notare loro la presenza di una macchina da presa.

Le immagini esposte sono invece una serie di fotocartoline della Ditta A. Pandini di G. De Lucia di Brescia, di proprietà, così come il filmato, del collezionista rivano Umberto Torboli. Attiva tra 1920 e 1935, la ditta produsse e diffuse numerose cartoline del Garda e del bresciano. Fotografi famosi, tra i quali il rivano Silvio Pozzini di cui due opere sono in mostra (rispettivamente la n. 634, Lago di Garda – Rocca di Manerba e la n. 167, Lago di Garda – Riva – Panorama), vendettero i propri lavori per la produzione di cartoline alla ditta Pandini.

Alcune di queste immagini hanno il sapore tipico della ricerca paesaggistica dei vedutisti ottocenteschi, degli stessi dipinti cui le prime fotografie di paesaggio si ispirarono. Altre, invece, rompono palesemente con questa tradizione, presentando scorci più contemporanei e talvolta inusuali: i tavolini di un ristorante, un piroscafo attraccato che fa scendere i passeggeri, la lingua di terra di Sirmione che si insinua verso il lago, completamente spoglia di edifici.

Le immagini coprono un lasso di tempo che incornicia gli anni Venti: dall’epoca precedente alle architetture di Giancarlo Maroni in una Riva del Garda da ricostruire, fino alle grandi infrastrutture stradali dei primi anni Trenta. Emerge da questi scatti un paesaggio – anche urbano – caratterizzato dalla volontà di rinnovamento, dalla timida ripresa economica e turistica, da un contesto infrastrutturale in rapido cambiamento.

La mostra è corredata da un catalogo che include immagini e suggestioni e contiene un dvd con il filmato  Riva – Die Perle am Gardasee, in vendita nei bookshop del MAG.

 

 

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