Il pittore tedesco Michael Zeno Diemer scoprì il paesaggio del lago di Garda alla fine degli anni’90 dell’Ottocento. Creò decine di acquerelli, utilizzati spesso per illustrazioni, che lo resero molto noto, fra cui cartoline assai quotate e assai apprezzate non solo dai collezionisti, autentici documenti di un paesaggio in larga parte scomparso.
Alle cartoline di Diemer le case editrici Cierre Edizioni, Grafo, Il Sommolago, dedicarono nel 1995 il ricco volume «Il lago di Garda illustrato di Zeno Diemer. Zeno Diemer Aquarelle vom Garda–See», che ha reso noto anche ai non collezionisti riproduzioni ormai considerate antiche del paesaggio gardesano.
Particolarmente interessante la scheda biografica dell’artista riportata nel volume a corredo delle riproduzioni: «Michael Zeno Diemer nasce 1’8 febbraio 1867 a Monaco di Baviera, dove frequenta l’Accademia sotto la guida di Hackl e Liezen-Mayer. Si fa conoscere con acquerelli di paesaggi alpini e, nel 1892, con un quadro storico: Il giudizio di Dio a Drontheim, che viene presentato alla grande Esposizione di Berlino l’anno successivo. In quell’anno medesimo, in collaborazione con H.B. Wieland, dipinge un diorama di ghiacciai per l’Esposizione mondiale di Chicago.
Seguono quadri di grande formato, che riproducono scene di battaglie: Orleans (1895), Bazeilles (1896), Berg Isel (1896). Alla fine degli anni’90 scopre il paesaggio del lago di Garda e ne nascono decine di acquerelli […]
Nasce così una vera attrazione per l’acqua, che non lo abbandonerà più. I vascelli d’alto mare, i velieri che affrontano acque agitate per entrare nel porto di Lindau, che navigano lungo le coste adriatiche o calabre o che attraversano lo stretto di Messina saranno una costante della sua tematica pittorica, più dei ghiacciai, più dei soggetti storici […]
Diemer non è mai fermo. Ama viaggiare, e dovunque si trova a suo agio. Nel 1902 più volte è in Islanda, nel 1906/7 in Egitto, Palestina, Turchia, poi si sposta continuamente attraverso l’Europa. Nel 1909 il Deutsches Museum gli commissiona L’atterraggio del dirigibile Zeppelin a Monaco […] La sua carriera artistica è costellata di riconoscimenti e onorificenze, ma la sua popolarità resta legata soprattutto alle sue marine e ai suoi acquerelli di paesaggio.
Muore a Oberammergau il 27 febbraio 1939».