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La nuova legge europea alza l’asticella della qualità dell’aria in Europa

Il Parlamento Europeo ha recentemente adottato una legge che alza l’asticella della qualità dell’aria in Europa. Questa nuova politica prevede un riesame periodico della qualità dell’aria, fissato per il 31 dicembre 2030 e successivamente ogni cinque anni o più frequentemente, nel caso emergano nuove evidenze scientifiche.

La direttiva stabilisce limiti e obiettivi più rigorosi per il 2030 riguardo a inquinanti come il particolato (PM2.5, PM10), il diossido d’azoto (NO2) e l’anidride solforosa (SO2), che hanno gravi ripercussioni sulla salute umana. In particolare, i limiti annuali di concentrazione nell’aria per il PM2.5 e l’NO2 verranno ridotti rispettivamente da 25 μg/m3 a 10 μg/m3 e da 40 μg/m3 a 20 μg/m3.

La direttiva prevede anche che gli indici di qualità dell’aria siano chiari, comparabili e disponibili al pubblico, nonché l’istituzione di più punti di campionamento della qualità dell’aria nelle città. In caso di violazione delle norme nazionali sulla qualità dell’aria, le persone colpite dall’inquinamento atmosferico avranno la possibilità di intraprendere azioni legali e ricevere un risarcimento se la loro salute sarà stata danneggiata.

Questa notizia è particolarmente rilevante per la Lombardia, regione che insieme ad altre del Nord Italia aveva cercato di bloccare l’aggiornamento della direttiva europea sulla qualità dell’aria. Secondo Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia, per migliorare la qualità dell’aria nella regione occorre adottare un approccio integrato che includa scelte infrastrutturali, un miglioramento del trasporto pubblico, uno stile di vita più sostenibile per i cittadini e una soluzione ai problemi di congestione urbana e alle emissioni causate dagli allevamenti intensivi.

La legge dovrà ancora essere formalmente adottata dal Consiglio e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’UE prima di entrare in vigore. I Paesi dell’Unione Europea avranno quindi due anni di tempo per applicare le nuove norme. Si tratta di un importante passo avanti verso una migliore qualità dell’aria in Europa e nella regione della Lombardia in particolare.

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