È in fase di organizzazione la 2ª Conferenza interregionale sulla sicurezza del Garda, così come preannunciato a Garda, il 31 ottobre scorso, dal Ministro Maroni. La Comunità del Garda, ente territoriale interregionale, ha già fatto pervenire al Ministro Maroni e ai Prefetti una concreta proposta operativa in tema di sicurezza in acqua.Il Presidente della Comunità ha posto all’attenzione del Ministro anche un altro problema riguardante la sicurezza e la serena vivibilità di residenti e ospiti, quello del transito dei TIR sulla Gardesana Orientale.«È ormai tempo» – afferma Aventino Frau, Presidente della Comunità del Garda – «che, dopo circa 20 anni di divieto a singhiozzo e solo nei mesi estivi si giunga all’interdizione permanente e per tutto l’anno al transito dei TIR lungo la Gardesana Orientale (esclusi ovviamente carico e scarico e residenti). È un problema di sicurezza nella più completa accezione del termine: per gli attraversamenti pedonali, la circolazione del traffico, l’inquinamento acustico e da idrocarburi, per la staticità degli edifici a ridosso della gardesana, ma soprattutto, continua Frau, per la sicurezza ambientale del lago».«Sono quantitativamente rilevanti i mezzi pesanti che quotidianamente circolano lungo la Gardesana (secondo una recente indagine svolta nel Comune di Nago-Torbole dal Servizio strade della Provincia Autonoma di Trento) e cosa accadrebbe se per un incidente il carico a volte inquinante e infiammabile cadesse nelle acque del lago , in considerazione anche del lentissimo ricambio delle acque del Garda?».A giudizio della Comunità del Garda, che con forza ha chiesto al Ministro Maroni il divieto assoluto ai TIR, questo problema non può non essere affrontato e risolto dal “Patto per la sicurezza” che sarà siglato dal Ministro Maroni e dagli Enti benacensi nel prossimo incontro.
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La richiesta della Comunità al Ministro Maroni e ai Prefetti