Il Ministero della Salute ha confermato il divieto di pesca, vendita e consumo delle anguille del Lago di Garda, in vigore dal 2011 a causa della contaminazione da PCB (policlorobifenili). Il decreto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e firmato dal sottosegretario Marcello Gemmato, specifica che lo stop continuerà fino a nuove disposizioni basate sui risultati dei monitoraggi. Questi controlli saranno effettuati dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e Molise e dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell'Emilia-Romagna.
Il monitoraggio sarà condotto secondo una strategia definita nel 2022 per verificare eventuali cambiamenti nei livelli di contaminazione rispetto ai dati raccolti tra il 2015 e il 2016. La possibilità di revocare il divieto dipenderà dai risultati ottenuti, con particolare attenzione alle caratteristiche morfologiche delle anguille come lunghezza o peso. Nel frattempo, il divieto rimane in vigore basandosi anche su recenti analisi trasmesse nel dicembre 2022.