Nel fondaco di Palazzo Coen, a Salò, è stata inaugurata la mostra degli acquarelli di Adolfo Penocchio, legati alla Divina Commedia. «Le 150 opere – ha detto il sindaco Giampiero Cipani – percorrono, verso dopo verso, l’opera di Dante Alighieri, il nostro sommo poeta. Un ripasso visivo e intellettuale, quasi una riscoperta di quanto giaceva nella nostra memoria, su un capolavoro universale della letteratura di tutti i tempi». Nel 1989 Penocchio portò a termine, sulla controfacciata della chiesa di Villa, la Madonna del rosario. Fu la sensibilità del parroco don Dino Bressanelli a invitare questo artista, originario di Ghedi ma da anni residente a Polpenazze, che già si è espresso sui temi del sacro e della modernità, con affreschi e oli di grandi dimensioni. Per la nostra terra, quindi, un’opera prima che lo ha fatto conoscere e apprezzare». Nel 2000 una nuova proposta culturale: la pubblicazione del pregevole volume, edito dalla Intergreen di Andrea Calubini, dal titolo «La scena Divina negli acquarelli di Adolfo Penocchio», a cura di Egidio Bonomi. Col patrocinio dell’Ateneo, guidato da Vittorio Pirlo, Salò presenta ora i lavori originali che furono alla base del testo citato. La prolusione è stata svolta dall’ex senatore Fabiano De Zan. La mostra rimarrà aperta fino al 6 maggio. Orario: dalle 15.30 alle 18.30 (nei festivi, anche dalle 10 alle 12). Nel fondaco di Palazzo Coen, che ha già ospitato la rassegna del ciclismo e quella dedicata alla Civica raccolta del disegno, troveranno spazio le mostre un tempo ospitate nella sala dei Provveditori del Palazzo municipale.
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Nel fondaco di Palazzo Coen, a Salò, è stata inaugurata la mostra degli acquarelli di Adolfo Penocchio, legati alla Divina Commedia
Divina Commedia in mostra con gli acquarelli di Penocchio
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