“Velambiente” è una mostra itinerante che propone una chiave di lettura diversa della vela: non solo un bellissimo sport, ma anche un’occasione per essere attenti e rispettosi nei confronti dell’ambiente. La mostra è costituita da corner interattivi e multimediali, grazie ai quali è possibile ascoltare i rumori del lago, le narrazioni del mastro velaio e del maestro d’ascia, conoscere come le sorgenti sonore antropiche possono interferire con l’ecosistema subacqueo, scoprire gli ultimi ritrovati in tema di efficienza energetica e l’evoluzione della tecnica costruttiva, toccando con mano i materiali principali di cui è composta un’imbarcazione a vela.
La mostra porta con sé un approccio diverso allo sport velico, non agonistico ma piuttosto una «virata verso un mondo più sostenibile». Il tema della sostenibilità ambientale viene indagato sotto profili diversi: da quello tecnico (modalità costruttive, riciclo dei materiali, consumi energetici) a quello emozionale (le voci di testimoni autentici, i suoni evocativi del lago e del vento).
Le nove sezioni sono strutturate in una trentina di pannelli, la maggior parte dei quali appesi e fluttuanti in modo del tutto simile a vele, curiosi oggetti storici, materiali tecnici, installazioni multimediali visive e sonore, postazioni interattive con i sensori a sfioro. Le bellissime immagini sono quasi tutte del lago di Garda. Il tutto è congegnato in modo da coinvolgere al massimo il visitatore.
Dopo una breve parte introduttiva sull’evoluzione storica, in cui sono analizzate le principali tecniche costruttive, si entra nel fulcro della disciplina velica, dando la possibilità al visitatore di toccare con mano i componenti principali di una barca a vela. Ciò è possibile grazie all’esposizione di un prezioso esemplare di Optimist, costruito artigianalmente in compensato marino di mogano: questa imbarcazione rappresenta ormai una sorta di passaggio obbligatorio per avvicinarsi al mondo della vela, e numerosi circoli velici di tutto il mondo, compresi quelli gardesani, la utilizzano per i giovanissimi che vogliono avvicinarsi a questo appassionante sport.
Grazie al glossario, poi, anche al visitatore non esperto è offerta la possibilità di familiarizzare con i termini marinareschi e con il lessico dei venti. In un apposito corner, il visitatore può entrare in contatto con tutto ciò che riguarda le vele ed apprenderne le principali tecniche costruttive, ascoltando le testimonianze di uno storico mastro velaio del lago di Garda.
L’allestimento di Desenzano del Garda è arricchito dalla deriva zavorrata “Hansa 303”, un’imbarcazione che può essere utilizzata in piena sicurezza anche da un equipaggio disabile o non esperto. “Hansa 303” è stata messa a disposizione dalla Lega Navale di Brescia e Desenzano.