giovedì, Novembre 7, 2024
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È rientrata l’emergenza idrica: l’acqua caduta equivale ad un turno irriguo. I tre giorni di precipitazioni scongiurano lo stato di calamità. Crescono i livelli dei tre laghi bresciani e l’Enel potrà terminare i suoi rilasci

Due temporali scacciano la «sete»

Due abbondanti acquazzoni spengono le preoccupate grida d’allarme sull’emergenza idrica dell’agricoltura bassaiola e rimpinguano i livelli dei tre laghi bresciani.Rientra lo stato di calamità richiesto a gran voce nei giorni scorsi da associazioni agricole e dalla Regione?«Fortunatamente sì – spiega Giovanni Trerotola, direttore dell’Unione provinciale agricoltori-. L’allarme lanciato nei giorni scorsi non era lanciato invano: qualora non avesse piovuto la situazion sarebbe stata davvero critica e saremmo andati incontro ad un calo notevole dei raccolti. Per questo si era provveduto a richiedere al Governo lo stato di calamità».Sulla Bassa, sulla Franciacorta e sul Basso Garda, tra mercoledì e ieri sono scesi diversi millimetri di pioggia, anche se in modo disomogeneo: dai 107mm di Botticino si passa agli «zero» mm di Poncarale. Ma oltre 52mm di pioggia hanno bagnato i campi di Calcinato, oltre 30mm a Leno e Orzinuovi, anche se il record spetta alle località della Franciacorta (vedi tabella a fianco).«Più importante delle precipitazioni -prosegue Trerotola- è stato il calo delle temperature. Il mais infatti rischiava di andare incontro a stress idrico, dovuto ad un caldo eccessivo. Quando persiste un caldo e un’afa record per diversi giorni le piantine non riescono più a bere acqua dal terreno in modo adeguato». L’abbassamento delle temperature ha scongiurato anche il rischio che il mais maturasse troppo precocemente, sviluppando le famigerate aflatossine, le tossine che nel 2003 portarono a dover buttare diversi quintali di latte di bovine alimentate esclusivamente con mais contaminato.Ora mancano solamente due turni di irrigazione, e poi gli oltre 60mila ettari di granoturco bresciano andranno verso la fase di maturazione. Mais che promette buoni raccolti, a fronte di un prezzo all’ingrosso che rimane bassissimo (intorno ai 12 euro al quintale) e di importazioni dall’estero in continuo aumento.Sospiro di sollievo anche per i livelli dei laghi bresciani. Gli effetti più positivi delle precipitazioni si registrano sul lago di Iseo, il cui livello si è alzato di 25 centimetri in soli tre giorni, avvicinandosi alla media stagionale (oltre alle piogge, influisce anche la diminuzione delle portate nel fiume Oglio, visto che serve meno acqua agli agricoltori). I bacini Enel di Vallecamonica non saranno così costretti a rilasciare altri volumi d’acqua, mantendo le loro risorse idriche per la produzione di energia elettrica anche nei mesi autunnali. Bene anche per l’Idro, che sale a 366,09 metri slm e scongiura problemi di deficit idrico per gli agricoltori del Medio Chiese. Si chiude il capitolo sull’«allarme siccità» anche per il lago di Garda, crescito in due giorni di ben 7 centimetri (ieri il livello era a 42,8 cm sopra lo zero idrometrico, martedì era a 36cm).

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