ALTO GARDA. Zetabeta Editrice di Verona ha portato nelle librerie in questi giorni «Il Garda verticale», raccolta-guida all’alpinismo, all’escursionismo e all’arrampicata sportiva sulle pareti a picco sopra il Benaco. Ne sono autori Fausto Camerini (alpinista ed esploratore bresciano di 49 anni, fotografo, autore di numerose pubblicazioni su tutto l’arco alpino) e Giuliano Stenghel (roveretano, anche lui di 49 anni, autentico acrobata delle montagne trentine, dove ha aperto innumerevoli vie; istruttore emerito del Cai). Aggiornamento ed ampliamento di un’analoga guida, «Il Garda verticale» mira alla presentazione dei più interessanti itinerari d’arrampicata, classici ed estremi, che a giudizio deli autori racchiudono l’espressione massima delle multiformi peculiarità delle rocce che circondano il Garda: l’arrampicare su candide rocce, la verticalità delle pareti, l’assenza di condizioni climatiche estreme, la vegetazione mediterranea che spunta tra diedri, cenge e placche. Tutti elementi che regalano agli appassionati momenti di autentica gioia.La raccolta spazia dai monti di Arco e Nago alle pareti del Baldo, dalle straordinarie guglie sopra la Gardesana Occidentale (da Limone a Gardone) ai monti più sobri, ma paesaggisticamente straordinari, dell’opposta sponda. Tecnicamente è tutto perfettamente descritto: sia per artigli da campioni, che per arrampicatori più modesti. «Il Garda verticale» non è solo per gli alpinisti che vogliono avventurarsi lungo le scogliere che cingono il lago di Garda, ma è soprattutto un libro nato nel cuore degli autori per aiutare i bambini «che non hanno avuto la fortuna di crescere ai piedi delle nostre montagne». A tal fine i proventi realizzati dalla vendita del volume serviranno per realizzare alcuni progetti umanitari dell’Associazione Serenella. L’Associazione Serenella è un’associazione senza scopo di lucro (Onlus). Aiuta famiglie e, in particolare, bambini che si trovano in condizione di grande povertà; la sua attenzione si rivolge ai piccoli di paesi come India, Burundi, Brasile, Madagascar, Sudan, Etiopia e tanti altri. L’associazione è nata, dopo la morte di Serenella, per volontà del marito Giuliano Stenghel e di un gruppo di amici uniti dal desiderio di «fare qualcosa» per gli «ultimi».
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Non solo spiagge, bagni e flora mediterranea. Stenghel e Camerini ci guidano sulle vie alpinistiche sopra il lago