Università e Provincia promuovono insieme «Congiuntur»: dinamiche e flussi studiati con il coinvolgimento diretto degli operatoriVelocità, capacità introspettiva, visione di sistema: per battere la concorrenza straniera sul mercato turistico servono doti nuove, capaci di andare oltre il dato base su arrivi e partenze. Con queste ambizioni nasce «Congiuntur», l’osservatorio sulla congiuntura turistica nel territorio bresciano, realizzato in collaborazione fra la Provincia e l’Università con il dipartimento di Scienze economiche, all’interno del nuovo curriculum in Turismo, ambiente e beni culturali.LA NOVITÀ di Congiuntur è di andare nel profondo delle dinamiche turistiche, grazie al coinvolgimento su base volontaria degli operatori che parteciperanno a sondaggi periodici i cui dati verranno rielaborati in tempi rapidi dai ricercatori dell’Università, per avere a disposizione quasi in tempo reale previsioni sulle tendenze della stagione invernale e di quella estiva, e consuntivi dopo Pasqua e a metà settembre a valutazione dell’andamento della stagione. In altri periodi, invece, sarà possibile la promozione di sondaggi su tematiche specifiche.«Spesso si parla di numeri e presenze, ma questi dati non bastano per sapere come e dove intervenire: è necessario conoscere tipologia, caratteristiche, aspetti qualitativi del turismo sul nostro territorio, per consentire agli operatori una adeguata programmazione, che oggi con la crisi è uno degli aspetti più critici», dice il presidente della Provincia Daniele Molgora, che ha mantenuto la delega al Turismo, guardando tra l’altro alla collaborazione con l’Università come punto di partenza importante.L’IDEA ALLA BASE di Congiuntur, in fondo, è «semplice ma importante», come ha sottolineato il rettore Augusto Preti: mettere in rete tre soggetti, ente pubblico, Università e operatori del settore che sono depositari di informazioni importantissime per conoscere un mercato turistico come quello bresciano, che per la sua varietà geografica risulta molto diversificato. L’obiettivo è capire cosa cerca il turista che viene a Brescia, intercettarne desideri e bisogni per incrementare la capacità attrattiva del territorio, delle strutture ricettive e dei servizi offerti. «Le informazioni che ricaveremo saranno complementari e non sostitutive dei dati ufficiali su arrivi e partenze, e aiuteranno a capire una serie di aspetti qualitativi che solitamente sfuggono ma che possono rivelarsi determinanti, come la tempistica delle prenotazioni, la diffusione del last minute, il trend del turismo intermediato e di quello diretto, cui si aggiungeranno anche argomenti suggeriti dagli stessi operatori», spiega Chiara Dalle Nogare, una delle ricercatrici referenti del progetto.I DATI, disaggregati e interpretati con la massima rapidità, serviranno agli operatori per conoscere le novità della domanda turistica, apprendere condizioni di mercato più ampie rispetto al proprio contesto come può essere quello di una valle o della riva del lago, e quindi disporre di uno strumento per prendere decisioni efficaci in tema di promozione, prezzi, posizionamento sul mercato. Parallelamente, dei risultati si gioverà anche la Provincia, per mettere a fuoco le migliori politiche da adottare nel settore. La «rete» così impostata, che ruota intorno al sito di riferimento, www.congiuntur.it, potrà funzionare al meglio se sarà sostenuta da un’adesione massiccia degli operatori della ricettività alberghiera ed extra alberghiera, ai quali vengono inviate proprio in questi giorni le proposte di partecipazione, in vista del primo sondaggio di Congiuntur, previsto attorno al 20 di settembre. E per il futuro non si esclude che l’osservatorio venga integrato dalla Provincia con strumenti adeguati per tracciare il profilo qualitativo del flusso turistico, trasformandolo in un «Osservatorio provinciale sul turismo».
Al via una nuova idea per battere la concorrenza straniera con l’analisi dei dati in tempo reale e la previsione delle tendenze più importanti